Roma, 19 nov (Adnkronos) – Una vittoria “di tutte le forze progressiste che hanno contribuito a costruire l’alternativa”. All’indomani del successo in Umbria e Emilia Romagna, Elly Schlein non cambia la sua prospettiva “testardamente unitaria” sul futuro del fronte progressista. La leader dem non ha nascosto la soddisfazione per la doppia vittoria alle Regionali, sottolineando subito che l’esito delle urne consegna al Pd “una grande responsabilità” da esercitare “all’insegna della massima unità”.
La segretaria è stata salutata da un applauso oggi al suo ingresso alla riunione del gruppo Pd della Camera, sollecitando a sua volta altri due applausi per gli umbri e gli emiliano romagnoli. “Siamo sulla strada giusta. Complimenti a tutti”, ha detto ai deputati presenti alla riunione. Domani mattina, al Nazareno, ha convocato la stampa per un esame più approfondito dei dati dei territori, a partire ovviamente dal 41,95% in Emilia Romagna e dal 30,46% in Umbria, per un confronto con i dati analoghi più recenti. Pur senza sottovalutare il fenomeno dell’astensione, numeri che consegnano ai dem e alla stessa segretaria un peso e una responsabilità inequivocabili nella coalizione.
Intanto, Schlein si è goduta il risultato delle regionali. Arrivata alla Camera, si è subito trovata al centro di un capannello di deputati che l’hanno salutata con entusiasmo. Un ‘circoletto’, in Transatlantico, cui si sono uniti anche Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, con cui poi la Schlein si è appartata per un lungo faccia a faccia. La leader dem ha riservato anche una attenzione per Giuseppe Conte, rientrando in aula appositamente per ascoltare l’intervento del leader M5s sull’autonomia.
(Adnkronos) – Il mantra al Nazareno resta “nessuna presunzione di autosufficienza”. Ma il lavoro che attende la segretaria dem non appare così semplice. Sul fronte interno, dopo le ultime vittorie, il barometro indica sereno. In Transatlantico, tra i più entusiasti intorno a Schlein erano i riformisti dem. “Chi pensa di toccarla, a questo punto, è fuori dal mondo”, osservava dietro anonimato un deputato Pd non proprio ‘schleniano’. Ma le previsioni sul fronte alleanze restano sempre più complesse.
“Senza Iv non si vince. Alle prossime regionali saremo nel centrosinistra”, ha detto Matteo Renzi facendo un bilancio del voto. A stretto giro è arrivata da replica di Avs: “Renzi, come Calenda, mi sembra incompatibile con il nostro impianto programmatico”, ha ammesso Angelo Bonelli, sollecitando invece dialogare con il M5s. Il nodo del rapporto con Conte e il ruolo del M5s, dopo l’esito negativo per i pentastellati alle urne regionali, resta sempre quello più complesso da sciogliere. “Il M5s da solo ? Ma ‘ndo va?”, ha sintetizzato Renzi ironizzando sulle prospettive politiche dei grillini.

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