Venerdì scorso, nell’aula magna del Liceo Artistico “G. Alberti” di Benevento, si è svolto un convegno di rilevante importanza sull’inclusione scolastica, dal titolo “La scuola inclusiva: dalla legislazione alla relazione didattica. Siamo tutti bisogni speciali”. L’incontro ha avuto come obiettivo la promozione di un sistema educativo più equo e accessibile, evidenziando le esperienze di successo e le difficoltà ancora da affrontare. Tra i temi trattati, i disturbi del neurosviluppo in adolescenza e le possibili strategie di inclusione.
L’evento è stato inaugurato dall’Assessore alle Politiche Sociali, dott.ssa Carmen Coppola, che ha presentato alla platea i progetti finanziati con le risorse regionali del Fondo delle persone con disabilità (Innova speciale), sottolineando l’altissima valenza socio-educativa di tali iniziative.
A seguire l’intervento della Vicepresidente del Rotary Club di Benevento, dott.ssa Daniela Miracolo, portavoce della Presidente dott.ssa Erminia Mazzoni. La dottoressa ha rimarcato l’impegno dei soci del Club che condividono gli ideali del service, l’amicizia, la diversità, l’integrità e la leadership. Il Rotary Club di Benevento, da sempre promotore di iniziative culturali che richiamano l’attenzione su problematiche locali e internazionali, contribuisce, insieme alle altre associazioni ed enti del territorio, a tracciare la strada del cambiamento.
Il Dott. Massimo Micco, presidente ADHD Campania, ha ripercorso le tappe fondative dell’Associazione ADHD Campania, un’organizzazione di volontariato che opera nel campo dei disturbi dell’attenzione e dell’iperattività. Micco ha messo in luce la solidarietà sociale e l’importanza dell’auto-mutuo aiuto, sensibilizzando la platea sull’importanza dell’ascolto come strumento per conoscere appieno gli studenti, unendo la sua esperienza scientifica a quella di padre.
Il convegno si è concluso con l’intervento particolarmente significativo del Dott. Roberto Ghiaccio, neuropsicologo dell’età evolutiva e docente presso l’Università Giustino Fortunato di Benevento. Con il suo intervento dal titolo “Inclusioscettici: mondi (im)possibili. Adulti fragili”, il noto divulgatore ha sottolineato l’importanza di andare oltre la mera conoscenza dei disturbi specifici dell’apprendimento e dell’ADHD, mettendo in evidenza la necessità di riconoscere l’unicità di ogni studente e di creare le condizioni favorevoli affinché ciascuno possa esprimere al meglio il proprio potenziale. Ha criticato, inoltre, la rigidità dei Piani Didattici Personalizzati, strumenti diagnostici e di intervento utilizzati dalle scuole, che tendono a semplificare eccessivamente la complessità di ciascun alunno riducendo le loro caratteristiche a una serie di semplici crocette. “Conosciamo i disturbi”, ha dichiarato, “ma in realtà non conosciamo davvero gli studenti, che rischiano di diventare adulti fragili”.