Roma, 6 dic. (Adnkronos) – “Nel 2024 sono aumentate di oltre il 23% le ore di cassa integrazione: sembra solo un numero, ma si traduce in migliaia di famiglie in bilico. Ogni volta che ho avuto l’occasione di parlare con i lavoratori ai cancelli delle aziende in crisi mi hanno trasmesso le loro paure”. Così su Facebook la deputata e vicepresidente del M5S Chiara Appendino, pubblicando una lettera che ha inviato ad Avvenire.
“Siamo in un momento storico di crisi economica e sociale, è purtroppo sotto gli occhi di tutti -scrive-. Il lavoro manca, i salari non crescono da 30 anni e anzi negli ultimi anni sono stati pesantemente schiacciati dall’inflazione, le aziende rischiano di chiudere e mettono i lavoratori in cassa integrazione. Questi lavoratori passano improvvisamente a prendere l’80% di un salario che spesso già quando è intero non è faraonico, anzi. Una riduzione che in un momento simile pesa come un macigno sulla vita di tutti i giorni. Per questo motivo ho depositato un emendamento alla legge di Bilancio per dare ai lavoratori già in cassa integrazione un sostegno al reddito”.
“Spesso -riprende Appendino- si ritiene che chi è in Cig abbia delle responsabilità e si pensa che sia un fenomeno relegato al Sud Italia. La realtà è che non solo chi vive questa realtà drammatica sulla propria pelle non ha colpe, ma spesso finisce per essere l’unico a pagare per errori altrui o crisi generalizzate. Per me la politica è innanzitutto scegliere da che parte stare: io e il M5S stiamo dalla parte di chi ha bisogno di risposte dello Stato, di chi è escluso, delle lavoratrici e dei lavoratori che non possono essere trattati come oggetti. Mi batterò in Parlamento con tutte le mie forze affinché questo emendamento venga approvato. Chiedo al Governo di non voltarsi dall’altra parte: non questa volta”, conclude.

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