Luigi Mangione potrebbe essere il nome del protagonista di un cinepanettone. Il cognome significa proprio “colui che mangia molto”, un ottimo soggetto comico. Invece questo è il nome dell’uomo che la mattina del 4 dicembre ha freddato Brian Thompson, il CEO di UnitedHealthcare, davanti a un hotel di Manhattan. Viene da una ricca famiglia di Baltimora posseditrice di hotel e country club. Suo fratello Nino è membro della Camera dei Delegati del Maryland. Socievole e di bell’aspetto, al liceo era il primo della classe e si laurea in ingegneria informatica con ottimi voti all’Università della Pennsylvania, una delle migliori del Paese. Una vita perfetta, dunque. Perché commettere tale gesto?
Cerchiamo prima di capire chi era Brian Thompson e la multinazionale che gestiva. Negli States non esiste la sanità pubblica e universale come la intendiamo noi in Italia, bensì è completamente gestita dai privati. Questa idea ha radici nell’impostazione calvinista della società americana: se nella vita non hai fortuna (ad esempio ammalandoti) è perché sei già stato predestinato da Dio all’inferno. Dunque la sanità non è una questione della comunità, ma del singolo. Poiché i costi della sanità sono esorbitanti (ad esempio il costo base della sola ambulanza oscilla tra i 400 e i 1200 dollari), molti americani si affidano alle compagnie di assicurazione che, attraverso pacchetti che variano di costo dai 200 ai 1000 dollari al mese, consentono di coprire tutte le spese sanitarie. UnitedHealthcare è una delle principali aziende assicurative americane facente parte della più grande UnitedHealth Group, la più grande multinazionale al mondo nel settore della sanità con una capitalizzazione di mercato pari a 474 miliardi di dollari. Per fare un confronto, il PIL della Norvegia vale 381 miliardi. Nel 2020 il tasso di rimborsi negati da UnitedHealthcare era del 10,9%. Nel 2022 è arrivato al 22,7%. Come si spiega ciò?Nel 2021 Brian Thompson si insedia nel ruolo di nuovo CEO e propone per rendere le pratiche più veloci e abbassare le spese di utilizzare sistemi di algoritmi ed intelligenze artificiali, nonostante avessero un margine di errore del 90%.
Torniamo a Luigi. La ricchezza della famiglia Mangione inizia nel 1977, quando suo nonno Nicholas fonda la Lorien Health Services, azienda che si occupa di servizi infermieristici per anziani. Luigi ci lavora come volontario durante gli anni del Liceo. Sempre in questi anni inizia la competizione con UnitedHealthcare, intenzionata ad aumentare i loro affari acquistando quante più società a conduzione familiare, offrendo un servizio più economico ma di qualità peggiore. Proprio per questa pratica, un mese fa l’Antitrust, insieme al Dipartimento di Giustizia del Maryland – lo Stato in cui vive la famiglia Mangione – ha citato in giudizio la multinazionale perché questi tentativi di acquisizione possono incidere negativamente sulla cura dei pazienti più vulnerabili.
La storia non finisce qui. Luigi, appassionato di palestra e di arrampicamento, si trasferisce alle Hawaii, ad Honolulu. Qui ha un incidente mentre faceva surf che gli sposta una vertebra che va a colpire un nervo. Il dolore alla schiena è così forte che non riesce nemmeno a dormire. L’unica possibilità è operarsi. Ma l’intervento non va a buon fine. Nell’ultimo anno entra in una fase di isolamento tanto che nemmeno la famiglia e gli amici riescono a rintracciarlo. In questo periodo guarda molti film ma soprattutto legge molti libri, come testimonia la sua lista di recensioni sulle piattaforme Letterboxd e Goodreads. Un libro in particolare coglie la sua attenzione, “La Società Industriale e il suo futuro” del matematico Theodore John Kaczynski. Non vi ricorda qualcosa? Dietro questo nome si cela l’identità di Unabomber, l’anarchico primitivista diventato famoso per i pacchi bomba che consegnava alle sue vittime. Nella recensione al libro, Luigi scrive: “Quando le altre forme di comunicazione falliscono, la violenza è necessaria per sopravvivere. Potrebbero non piacerti i suoi metodi, ma guarda le cose dalla sua prospettiva, non è terrorismo, è guerra e rivoluzione. […] Queste società (quelle dei combustibili fossili ndr) se ne fregano di te, dei tuoi figli e dei tuoi nipoti. Non hanno alcuno scrupolo a bruciare il pianeta per un dollaro, quindi perché dovresti avere qualche scrupolo nel bruciarli per sopravvivere? […] “La violenza non risolve nulla” è una frase pronunciata da codardi e predatori.”
Da qui l’escogitazione del grande piano, la sua attuazione e il successivo arresto in un McDonald della Pennsylvania. Molti dettagli ci fanno capire la meticolosità e la genialità di Luigi. Prima di tutto l’arma del delitto, una pistola con silenziatore. Acquistata in nessun negozio perché l’ha progettata e realizzata lui stesso con CAD e una stampante 3D. Anche i proiettili sono particolari. Infatti sui tre sparati sono stati incise le parole “Defend”, “Deny” e “Depose”. Questo è un riferimento al saggio del 2010 “Delay, Deny, Defend: perché le compagnie assicurative non ti rimborsano e cosa puoi farci” di Jay M. Feinman, in cui sono spiegati proprio i tre modi in cui le assicurazioni non rimborsano: ritardando le procedure, negando il loro coinvolgimento o portando le pratiche in tribunale. Un altro dettaglio singolare è l’inusuale attenzione verso il numero 286. Su Twitter ha pubblicato 286 post e come sfondo del suo profilo c’è Breloom, il pokemon numero 286. Sempre su Twitter Nino Mangione, suo fratello, segue 286 profili. Su Spotify ha una playlist seguita da altri 286 utenti. In 286 finisce il codice postale della casa alle Hawaii in cui abita. 286 è anche il numero che identifica un codice di negazione utilizzato dalle assicurazioni mediche. Il 28 giugno (28/6) è anche la giornata nazionale delle assicurazioni, oltre che il compleanno di Elon Musk.
Ma soprattutto il McDonald in cui è stato arrestato, in cui ha speso 2,86 dollari, si trovava precisamente a 286 miglia dal luogo del delitto. Perché proprio il numero 286? Basta aprire la Bibbia e in particolare al libro dei Proverbi, al capitolo 28 versetto 6: “Meglio un povero dalla condotta integra che uno dai costumi perversi, anche se ricco”. Infine con se ha portato due zaini. Il primo è stato lasciato a Central Park e quando la polizia l’ha rinvenuto ha avuto la piacevole scoperta di trovarlo pieno di soldi… del Monopoly. Il secondo è stato preso al momento dell’arresto e oltre a contenere l’arma del delitto e 4 Carte d’Identità false conteneva anche un taccuino su cui è scritto il suo personale manifesto contro le assicurazioni sanitarie “La Sanità e le sue vittime”. Scrive: “Chiedo scusa per il dolore e per i traumi. Doveva essere fatto.
Francamente, questi parassiti se la sono cercata. Un promemoria: gli Stati Uniti sono primi per avere il sistema sanitario più costoso al mondo, ma siamo quarantaduesimi per aspettativa di vita. UnitedHealthcare è la più grande azienda negli Stati Uniti per capitalizzazione, dietro solo ad Apple, Google, Walmart. È cresciuta e cresciuta, ma come la nostra aspettativa di vita? No la realtà è che queste persone sono semplicemente diventate troppo potenti, e continua ad abusare del nostro paese per immenso profitto perché il pubblico americano gli permette di uscirne fuori.” Dunque sono evidenti le intenzioni del nostro protagonista: compiere un atto estremo per avere l’attenzione dei media e della società, farsi arrestare e avere un processo. Se sarà bravo insieme al suo team di avvocati avrà la grande possibilità di non essere più lui quello seduto al banco degli imputati, ma l’intero sistema sanitario privato.
Ciò che sorprende di più è che il suo piano sta funzionando. Sta funzionando perché United Health Group ha perso 45 miliardi di dollari in profitti negli ultimi giorni. Sta funzionando perché Allied Universal, impresa di sicurezza privata, è sommersa dalle telefonate di CEOs che temono per la propria incolumità. Sta funzionando perché Anthem Blue Cross Blue Shield, un altro colosso della sanità, ha deciso di ritirare l’aumento dei prezzi sulle anestesie. Sta funzionando perché i cittadini di New York invece di indignarsi si sono ritrovati per ballare sul luogo dell’omicidio. Internet in particolare non vede in Luigi un assassino, ma l’eroe che ha avuto il coraggio di dare voce alle migliaia di cittadini americani oppressi dalla sanità privata. I costi medici elevati sono il motivo principale per cui negli USA i cittadini dichiarano bancarotta. La contestazione è così intensa che i tentativi dei media tradizionali di denigrarlo sono ampiamente smentiti e criticati da elettori di entrambi gli schieramenti politici. “Ho appena realizzato che il vostro intero modello di business richiede che noi gente normale dobbiamo odiarci a vicenda.” Scrive un commentatore.
Addirittura sui social compaiono le prima fan page come se fosse una star di Hollywood e le raccolte fondi per pagargli le spese legali. Era dei tempi di Marx e Lenin che non si vedeva una coscienza di classe così forte. Luigi probabilmente non è ancora a conoscenza del suo grande supporto. Mentre viene portato in tribunale per l’estradizione (Dalla Pennsylvania a New York ndr), urla alle telecamere: “Ciò è completamente ingiusto ed è un insulto all’intelligenza del popolo americano”.
Caro lettore e cara lettrice, questa storia ti sembra surreale? Ti sembra la trama di un romanzo distopico? Qualcosa che “tanto accade solo oltreoceano”? In Italia il Sistema Sanitario Nazionale, pubblico e universale, viene istituito con la legge n. 833/1978 durante il governo Andreotti IV su proposta della Ministra della Sanità Tina Anselmi, ex partigiana. Prima per curarti serviva l’iscrizione a una Società di Mutuo Soccorso. Tra queste la più importante era L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro le Malattie (INAM), fondata durante il fascismo. L’ambulanza e il ricovero gratis non sono ovvietà, ma vere e proprie conquiste. In nome di queste conquiste, gli infermieri non ricevono un aumento di stipendio perché dopo 4 anni il CCNL è stato rinnovato senza tener conto dell’inflazione. In nome di queste conquiste, per una semplice visita di controllo bisogna aspettare mesi e mesi bloccati nelle liste d’attesa. In nome di queste conquiste, le spese degli italiani in sanità privata sono aumentate del 10,3%, circa 1700 euro al mese. Il prossimo Luigi Mangione, potresti essere tu.