Sanità, crisi senza precedenti: Due anni per una ecografia
È stato pubblicato il 7° rapporto della Fondazione Gimbe, l’autorevole organismo presieduto da Nino Cartabelotta, che monitora lo stato di salute del Servizio Sanitario Nazionale.
Nel documento messo a punto da Gimbe si denuncia una “crisi senza precedenti”. Milioni di persone costrette a rinunciare alle cure a causa di difficoltà economiche e tempi di attesa interminabili.
I pazienti sono costretti a spostarsi lontano da casa per cercare di ricevere l’assistenza necessaria.
La Fondazione Gimbe è un organismo indipendente; non ha influenze politiche; esplora le cause della crisi del Servizio Sanitario Nazionale. Gimbe propone soluzioni concrete basate su dati rigorosi; difende il diritto universale alle cure. La situazione dei tempi di attesa è disastrosa. In Lombardia si attende più di un anno per l’ecodoppler cardiaca; stessa prestazione a Magenta 735 giorni. Sempre a Magenta 546 dì per la Risonanza magnetica. All’ospedale di Legnano l’attesa per una prima visita è di 677 giorni; a Gemona (Friuli) 523. A Portorica (Messina) 612 giorni per una visita endocrinologa; in Piemonte (Asti) 611 per gastroenterologia. Visita dermatologica a San Daniele (Friuli) 496 giorni; visita vascolare a Bolzano 400 dì. Per la colonscopia, all’Asl di Chiavari 645 giorni.
Ci fermiamo qui; l’elenco è lunghissimo. Al Sud Italia la situazione è peggiore dell’elenco impietoso che abbiamo riportato. Sentir dire dagli esponenti di governo che va tutto bene è veramente risibile. La verità che il nostro sistema Sanitario è in grave pericolo, dopo che nei decenni passati si era fatto tanto da essere citato come il migliore al mondo.