Continuano i racconti su “L’Imperatore e Iside”, l’iniziativa culturale dedicata ai racconti serali al museo, a cura di Marcellino Aversano, che si svolgerà venerdì prossimo, 20 dicembre (ore 19,00), a Benevento presso la Sezione Egizia del Museo “Arcos”.
Lo rendono noto Nino Lombardi, Presidente della Provincia di Benevento, e Raffaele Del Vecchio, Amministratore Unico di Sannio Europa (Società in house providing della Provincia di Benevento che gestisce e promuove la Rete museale provinciale).
Il culto di Iside iniziò a diffondersi nel Mediterraneo intorno al II secolo a.C., lungo le rotte commerciali provenienti dall’Oriente. A Roma, dopo un periodo di intolleranza, il culto della dea venne ufficialmente riconosciuto dall’imperatore Caligola. Con Vespasiano, il culto assunse grande importanza, tanto che il suo successore, Domiziano, si servì dei culti egizi per legittimare la divinità dell’imperatore.
Benevento potrebbe essere definita “la seconda città più egiziana fuori dall’Egitto”.
Fu infatti l’imperatore Domiziano a far costruire un grandioso Tempio di Iside, tra l’88 e l’89 d.C., con materiali provenienti direttamente dall’Egitto.
L’Iseo di Benevento testimoniava i continui rapporti commerciali e culturali tra Roma e Brindisi. La sua presenza a Benevento si deve all’importanza della città, situata in posizione strategica sulla Via Appia, a metà strada tra Roma e Brindisi, la principale arteria di comunicazione fra Tirreno e Adriatico, e quindi cerniera tra Occidente e Oriente.