La recensione del Direttore Daniela Piesco 

“La simmetria dei desideri” è un romanzo che scava nell’intimità umana, esplorando le relazioni personali, i desideri e le contraddizioni di chi vive, lotta e si confronta con le proprie emozioni in un mondo che, spesso, sembra non avere risposte facili. Pubblicato per la prima volta in Israele nel 2007 e successivamente tradotto in italiano nel 2010 da Neri Pozza, il romanzo torna ora in libreria per Gramma Feltrinelli, dando ai lettori una nuova occasione per riflettere sulle dinamiche delle relazioni interpersonali, ma anche sull’inquietudine della contemporaneità.

Trama e tematiche principali

Il romanzo si articola attorno a tre storie principali che si intrecciano nel corso della narrazione, tutte legate da un sottile filo rosso: il desiderio e la ricerca di sé . Le vite dei protagonisti si incrociano in modo apparentemente casuale, ma a ben vedere ogni singola esistenza sembra essere il riflesso di un desiderio non detto, una speranza mai realizzata, un sogno che si scontra con la realtà.

la storia di tre protagonisti Gidi, Ariela e Yonatan : Gidi è un uomo che ha perso l’amore della sua vita e cerca di colmare il vuoto con il sesso e l’illusione della felicità; Ariela è una donna che vive con la frustrazione di non essere riuscita a realizzare il suo sogno di diventare madre; Yonatan è un giovane uomo che si scontra con il proprio senso di inadeguatezza e di disconnessione dalla realtà.

Il titolo del libro, “La simmetria dei desideri”, è una chiave di lettura fondamentale. Il desiderio, infatti, è simmetrico: per ogni desiderio che si realizza, ce n’è un altro che rimane insoddisfatto. Questo concetto si riverbera nei destini dei protagonisti, che cercano di realizzare i propri sogni ma si trovano sempre a fare i conti con la frustrazione, la delusione e la consapevolezza che la vita non è mai perfetta. Il romanzo ci mostra che l’uomo, pur cercando la felicità, è intrappolato in un circolo di aspettative non corrisposte, che alimentano il senso di insoddisfazione e alienazione.

Stile e Narrazione

Nevo si distingue per una scrittura lucida e intensa, che riesce a catturare le sfumature più intime dei suoi personaggi. La narrazione è, allo stesso tempo, delicata e diretta, capace di entrare nei dettagli psicologici dei protagonisti senza mai cadere nel sentimentalismo. Il romanzo è caratterizzato da un ritmo lento, che permette al lettore di immergersi nelle emozioni dei protagonisti e di riflettere sulla complessità delle loro vite. La sua narrazione corale, che intreccia i punti di vista dei diversi protagonisti, è una delle forze del libro, rendendo la storia un affresco emozionale che esplora le contraddizioni, i sogni e le paure dell’essere umano.

Una Critica Sociale: La Cultura del Vuoto e la Perdita del Sogno

Il ritorno di “La simmetria dei desideri” in libreria, in un periodo segnato da crisi culturale e sociale, ci offre una riflessione profonda sulla condizione dell’uomo moderno. Se un tempo il desiderio di conoscenza, di crescita personale e di sogno sembrava essere il motore di molte esistenze, oggi ci sembra che questo spirito sia in declino. Viviamo in un’epoca in cui la superficialità sembra prevalere, dove il consumo e l’apparenza sono diventati i nuovi ideali. Non solo sogni, ma anche libri e letture sono sempre più marginalizzati, mentre il tempo per l’introspezione e la riflessione sembra essere risucchiato dalla frenesia della vita quotidiana.

La domanda che ci pone il romanzo di Nevo è inquietante: “Dove sono i nostri desideri?” Non quelli superficiali, ma quelli che ci spingono a crescere, a migliorarci, a cercare la verità. Oggi, in una società che sembra preferire la conformità al pensiero critico, i sogni sono svuotati di contenuto, ridotti a immagini patinate e fantasie consumistiche. Non ci si interroga più sulla propria coscienza. Non si legge più per comprendere il mondo, ma per passare il tempo o per scappare dalla realtà. La cultura, in questo senso, è diventata un oggetto da consumo, più che uno strumento per crescere e evolversi.

La crisi di identità e senso che pervade i protagonisti di Nevo rispecchia il nostro tempo. La simmetria dei desideri che esplora il romanzo non è altro che la simmetria della nostra società: quella tra il nostro desiderio di felicità e il nostro fallimento nel raggiungerla. Come i protagonisti di Nevo, anche noi siamo alla ricerca di qualcosa che ci sfugge costantemente, mentre il nostro mondo sembra consumarci in un vortice di desideri insoddisfatti e illusioni.

Come Riscoprire il Sogno e la Coscienza?

Eshkol Nevo ci invita a riflettere su ciò che abbiamo perso nel nostro cammino verso la modernità: la capacità di sognare e la volontà di interrogarci sulla nostra esistenza. In un mondo che sembra essere sempre più concentrato sulla soddisfazione immediata e sulla superficialità, questo libro ci ricorda che i desideri più profondi non sono quelli che possono essere soddisfatti in fretta, ma quelli che ci spingono a guardare dentro di noi, a riflettere e a crescere. La simmetria dei desideri, per Nevo, è anche una metafora della condizione umana in un mondo che, forse, ha dimenticato l’importanza di sognare e di interrogarsi sulla propria vera natura.

In un’epoca in cui la cultura sembra essere ridotta a mera merce, questo romanzo ci sprona a riscoprire il valore del pensiero critico, della lettura e della riflessione, strumenti necessari per ridare significato alla nostra vita e per non cadere nel vuoto di una società che ci vuole consumatori e non pensatori. “La simmetria dei desideri” non è solo una lettura, ma una sfida a non perdere mai la capacità di sognare.

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