C’è sempre molto da dire in negativo sul nostro SSN e, da medico ospedaliero con 40 anni di esperienza, posso confermarne gli enormi difetti. Oggi però devo farne un elogio confrontandolo in particolare con il SSN del Regno Unito. Parlo da medico ma anche e soprattutto da padre di paziente residente attualmente a Londra con la sua famiglia. Tutti già anche cittadini inglesi.
Accade che un componente della famiglia torna da un viaggio in un paese europeo con febbre alta e tosse produttiva con muchi di palese aspetto batterico. Ingenuamente, superato il terzo giorno senza remissione della sintomatologia, dico a loro che è necessario iniziare un ciclo di antibiotici per le vie aeree. Se fossimo stati in Italia, ci sarebbero stati diversi modi per ottenere comunque lo scopo fondamentale e cioè il rapido inizio della terapia. Non mi dilungo perché li conosciamo tutti. A Londra no.
A Londra devi prima chiedere un appuntamento al tuo medico di zona, un appuntamento che ti viene fissato in una data ed un’ora sulla cui scelta tu non puoi incidere in nessun modo. A seguito di questo appuntamento il medico di zona può prescriverti un farmaco o indicarti ulteriori accertamenti, anche qui data e ora sono tutti da definire e non ci sono alternative anche perché la sanità “privata” ha prezzi esorbitanti rispetto alla
Italia. E infine la cosa più assurda è che tu paziente non vieni portato a conoscenza del referto relativo all’esame, esso viene comunicato al medico di zona che dice solo se è tutto a posto o se devi assumere farmaci o fare altri accertamenti.
Ovviamente questo comporta un ritardo molto importante sull’eventuale inizio della terapia. Ed infatti, tornando al caso personale, nel frattempo si è ammalato anche mio figlio.
In conclusione se è vero che i ritardi infiniti esistono anche in Italia e’ anche vero che da noi essi sono limitati agli accertamenti e
procedure diagnostiche e non alla banale prescrizione di farmaci.
L’unica alternativa a ciò e’ il pronto soccorso dove però non ti tratteranno mai per una patologia acuta respiratoria se non ha determinato almeno una insufficienza respiratoria o cardiorespiratoria.
Tutto sommato noi stiamo un po’ meglio…
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