Di Daniela Piesco Direttore Responsabile
Non si placano le polemiche intorno all’evento di Capodanno organizzato a Benevento, che ha visto una spesa di 26.414 euro da parte delle casse comunali. Dopo la pubblicazione del nostro articolo, che ha sollevato dubbi sulla qualità e sull’efficacia di un evento che era stato annunciato come un grande appuntamento culturale, siamo stati oggetto di attacchi e di sbeffeggiamenti da parte di chi non era nemmeno presente alla serata. Alcuni, che probabilmente non hanno neppure assistito al concerto, hanno scelto di difendere l’indifendibile, tentando di mascherare lo squallore dell’evento e lo sperpero di denaro pubblico con il solito gioco delle alleanze e delle “crocchie” politiche.
Tuttavia, le voci di chi ha partecipato all’evento e i commenti critici della cittadinanza non possono essere ignorati. Il nostro articolo non è stato un attacco all’artista Peppe Fonzo in relazione alla sua carriera artistica, ma piuttosto una critica alla sua esibizione specifica durante la notte di Capodanno a Benevento. Una performance che, a nostro avviso, non ha soddisfatto le aspettative di chi si aspettava un evento di qualità e di valore culturale. In molti, tra i presenti, hanno espresso delusione per un evento che, anziché celebrare la cultura e la tradizione della città, ha lasciato un senso di vuoto e di disappunto.
Il Bando Comunale e le Spese Sostenute dall’Amministrazione
In seguito alle richieste della cittadinanza, che ci ha sollecitato di fare luce sulle spese sostenute dall’amministrazione, non possiamo esimerci dal pubblicare il bando comunale che ha regolato l’evento. I 26.414 euro spesi per il concerto di Capodanno sono una cifra considerevole, soprattutto in un periodo in cui l’amministrazione comunale è chiamata a giustificare ogni singolo euro speso, considerando le difficoltà economiche e sociali che colpiscono molti cittadini.
Il bando, infatti, solleva non poche perplessità. Non solo per l’importo, ma anche per la scelta di un evento che, anziché attirare l’attenzione per la sua qualità artistica, ha suscitato critiche da parte di chi si aspettava un programma che rispecchiasse veramente le tradizioni e le esigenze culturali della città. Il nostro obiettivo, come sempre, è quello di fare chiarezza sui processi decisionali che riguardano l’utilizzo dei fondi pubblici, affinché i cittadini possano avere accesso alle informazioni e possano esprimere un giudizio consapevole su come vengono gestiti i loro soldi.
Tuttavia, dalla lettura attenta del bando emergono ulteriori difformità che meritano di essere sottolineate. In particolare, sono emerse discrepanze riguardo al posizionamento del parco sul quale si è svolto l’evento. Secondo il bando, il parco doveva essere allestito in una ”Area antistante l’albero di natale ” invece è stato posizionato a ridosso delle mura del palazzo del Governo sulla parte destra nei pressi di un locale/ bar che a quanto pare risulta essere in gestione dagli stessi organizzatori dell’ evento.
Un Evento Preannunciato come Culturale ma Deludente
L’evento di Capodanno era stato preannunciato come un appuntamento di grande interesse culturale, ma purtroppo i fatti hanno dimostrato il contrario. La delusione è stata palpabile tra chi, come noi, si aspettava una proposta che rispecchiasse il valore artistico e culturale che Benevento merita. Nonostante i proclami trionfalistici e le promesse di un evento indimenticabile, la serata è stata una delle più deludenti degli ultimi anni.
Le critiche, infatti, non sono arrivate solo da chi si occupa di cultura e informazione, ma anche da molti cittadini che hanno partecipato all’evento. Le lamentele riguardano la qualità della musica, la scelta degli artisti e, soprattutto, l’impressione di spreco di denaro pubblico. Un concerto che, al di là delle intenzioni, non è riuscito a coinvolgere e a emozionare il pubblico come ci si sarebbe aspettato da un evento di questa portata.
Chi Ha Guadagnato da Questo Evento?
La domanda che sorge spontanea è: chi ha guadagnato da questo evento? Di certo non la cittadinanza beneventana, che si è vista privare di una serata di qualità a fronte di una cifra considerevole investita. La vera domanda è se quei 26.414 euro avrebbero potuto essere spesi in maniera più produttiva, con eventi che potessero davvero valorizzare la città e il suo patrimonio culturale.
In un momento in cui le risorse pubbliche sono sempre più scarse e i cittadini soffrono a causa della crisi economica e delle difficoltà quotidiane, sarebbe stato più sensato e responsabile utilizzare tali fondi per iniziative che avessero avuto un impatto positivo e concreto sulla comunità. Eventi che potessero stimolare l’inclusione sociale, la partecipazione attiva e la crescita culturale, piuttosto che un concerto che ha lasciato dietro di sé solo un senso di frustrazione e di mancanza di trasparenza.
La Reazione della Cittadinanza: Un Appello alla Trasparenza e alla Responsabilità
La cittadinanza beneventana, che ha seguito con interesse il nostro articolo, ci ha chiesto di pubblicare il bando per chiarire definitivamente come sono stati spesi questi soldi pubblici. La trasparenza è fondamentale per garantire che le scelte fatte dall’amministrazione siano realmente a beneficio della comunità e non di interessi privati o di pochi eletti.
Inoltre, i cittadini chiedono una maggiore attenzione nella selezione degli eventi e una gestione più responsabile dei fondi pubblici. Un’ amministrazione trasparente e responsabile dovrebbe rispondere alle esigenze della collettività, senza ricorrere a eventi che, alla fine, si rivelano inutili e dannosi per l’immagine della città.
Un Cambiamento Necessario
Il nostro obiettivo non è mai stato quello di attaccare gratuitamente o senza motivo, ma di portare alla luce una realtà che non può più essere ignorata. La gestione dei fondi pubblici deve essere sempre più accorta, efficiente e trasparente. La città di Benevento merita eventi di qualità, che non siano solo occasione di divertimento effimero, ma che arricchiscano realmente la comunità.
Speriamo che, in futuro, l’amministrazione prenda atto delle critiche e si impegni per migliorare l’offerta culturale della città, facendo tesoro degli errori del passato. I cittadini hanno diritto a un’amministrazione che non solo promette, ma che soprattutto fa. E, soprattutto, che utilizza i soldi pubblici per dare valore alla cultura, al patrimonio e alla comunità.
Infine, vogliamo sottolineare che il nostro operato si fonda su un principio di libertà e indipendenza. Agiamo in maniera autonoma, senza condizionamenti politici o interessi di parte. Non siamo legati a nessun padrone e non rispondiamo a nessuna “crocchia” di potere. A differenza di alcuni giornalisti locali che, pur di guadagnarsi la pagnotta, sono pronti a mettere il ciuccio dove vuole il padrone, noi continuiamo a fare il nostro lavoro con onestà e coraggio,cercando sempre di difendere gli interessi della collettività e di sostenere la verità. La libertà di pensiero e la critica costruttiva sono i pilastri del nostro giornalismo.