Di Emanuele Carlo Ostuni 

Domenica 03 Gennaio 1954 dagli studi di Milano,Roma e Torino in contemporanea alle 11.00 del mattino nasceva la Rai per l’esattezza Radio Audivisione Italiana per tutti Radio Televisione italiana.
In realtà le prime trasmissioni sperimentali risalivano al 1934 in epoca fascista attraverso la EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche) ma subirono un arresto alla vigilia della entrata in guerra a causa delle possibile interferenze di comunicazione delle antenne a danno dell’aviazione.

Per me che ho debuttato in Rai nel lontano 1991 in “Mi manda Lubrano”non posso esimermi dal dedicare la prima uscita editoriale del 2025 a questo grande evento destinato a cambiare il nostro paese.L’Italia arrivò alla Televisione con quasi trent’anni di ritardo rispetto all’Inghilterra e Stati Uniti dove si contavano già 30 milioni di abbonati.
Nonostante ciò il nuovo mezzo ebbe un rapido e costante diffusione se pensiamo alla fine del 1954 raggiungerà il 58% della popolazione attraverso i Bar tipico ritrovo e l’abitudine quasi folkloristica di andare dal vicino di casa che aveva già l’apparecchio in casa che allora costava 450.000 Lire.

Lo stipendio di un operaio era di 40.000 lire e la benzina 116 lire al litro,il Boom economico era alle porte e anche gli apperecchi Televisivi avrebbero subito un picco di vendite.
Storico fu Carosello di cui l’origine del nome era tratto dal film Carosello napoletano dello stesso anno per la regia di Ettore Giannini che vedeva una giovanissima Sofia Loren nel ruolo di Sisina.

Come non ricordare la stagione dei GRANDI sceneggiati fra cui Il Conte di Montecristo,La Cittadella,La Freccia Nera,I Frastelli Karamazov,per citarne alcuni che hanno lanciato grandi attori come Andrea Giordana,Alberto Lupo,Anna Maria Guarneri,Giancarlo Giannini,che provenivano dal Teatro,fucina ideale per i registi di allora.
Personalmente sono rimasto affettivamente legato alla Rai di Corso Sempione 27 dove con grande emozione e soddisfazione firmai il mio primo contratto televisivo e dove ritornai a lavorare nel 1997 per Rai 3 per la regia di Ugo Gregoretti.

Molto è cambiato dagli esordi a oggi e quando ritorno a Milano in Corso Sempione 27,l’emozione rimane la stessa davanti allo specchio rotto della memoria…

 

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