L’ editoriale del Direttore dell’ Eco di Milano e Provincia Roberto Fronzuti 

Inasprimento delle sanzioni e mancanza di controlli; è una delle critiche che viene avanzata dai cittadini e dagli esperti al nuovo Codice della strada, entrato in vigore lo scorso 14 dicembre.
I funzionari del Codacons, l’associazione che riunisce i consumatori, hanno etichettato il nuovo Codice della strada: una stangata per pochi, se non accompagnato da norme e controlli; nel senso che colpirà solo coloro che cadranno casualmente nella rete.
L’Aice, l’associazione che unisce i malati di epilessia, critica la modifica dell’articolo 187, che penalizza chi assume farmaci, anche se è idoneo alla guida.
La Fiab, l’associazione che riunisce i ciclisti, critica il nuovo codice, che consente l’accesso libero alle zone pedonali e a traffico limitato, aumentando in modo esponenziale i rischi per i disabili e, più in generale, per le persone fragili con difficoltà di movimento.
Da più parti viene messa in rilievo l’incongruenza, fra le sanzioni rivolte a chi assume stupefacenti rispetto a chi trasgredisce il codice per l’eccesso di velocità. Anche il gruppo “Codice della strage” mette in evidenza, per il mancato inasprimento delle norme riguardanti la distrazione alla guida, norme che a loro dire sarebbero addirittura peggiorate con il nuovo Codice della strada.
Dissenso anche da parte degli avvocati penalisti, che vedono principi di incostituzionalità nel fatto che non vi sia da parte di chi sanziona, la necessità di dimostrare lo stato di alterazione.
Quelle che abbiamo elencato sono tutte argomentazioni valide, ma la parte del nuovo Codice che sta generando problemi, riguarda il classico “bicchiere di vino”. Riesce difficile misurare il tasso di alcol (0,5 grammi per litro di sangue la quantità consentita; equivale a 3-4 bicchieri normali di vino) contenuto nelle bevande. E allora le persone –come sembra – preferiscono rimanere a casa: si rinuncia ad andare a ristorante e niente aperitivi serali. Gli esercenti sono in rivolta; minacciano chiusure dei locali e licenziamenti del personale.
C’è chi ha osato definire il nuovo Codice della strada “tassa Salvini” il Ministro che ha firmato questa legge molto discussa.

pH : Pixabay senza copyright

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