La recente proposta della Lega per la Provincia di Benevento apre uno scenario complesso nel panorama politico-amministrativo sannita. L’iniziativa del segretario provinciale Luigi Bocchino, in risposta alla richiesta di suggerimenti da parte del coordinatore di Forza Italia Francesco Maria Rubano, delinea una strategia radicale che merita un’analisi approfondita.

La proposta leghista si articola su due direttrici principali: l’azzeramento totale delle nomine istituzionali e la riallocazione delle risorse del DUP verso la viabilità provinciale. Questa mossa politica si inserisce in un contesto di crescente tensione sulla gestione dell’ente, con particolare riferimento alle modalità di distribuzione delle risorse per gli interventi infrastrutturali.

L’aspetto più innovativo della proposta riguarda l’introduzione di criteri tecnici oggettivi per la valutazione degli interventi sulla rete viaria. La richiesta di una perizia complessiva dell’ufficio tecnico rappresenterebbe un significativo passo avanti verso una gestione più trasparente e meritocratica delle risorse pubbliche, superando le logiche di appartenenza politica che, secondo le accuse, hanno finora condizionato le scelte amministrative.

Tuttavia, la radicalità dell’azzeramento delle nomine solleva legittime preoccupazioni sulla continuità amministrativa dell’ente. Un reset totale delle cariche, includendo vicepresidenza, consiglieri delegati e rappresentanti nelle partecipate, potrebbe generare una paralisi temporanea proprio in una fase in cui la Provincia necessita di interventi urgenti e decisioni rapide.

Il nodo centrale della questione risiede nel difficile equilibrio tra rinnovamento e stabilità amministrativa. Se da un lato l’esigenza di superare dinamiche clientelari appare condivisibile, dall’altro una riorganizzazione così profonda richiederebbe tempistiche e modalità che non compromettano l’operatività dell’ente.

La proposta evidenzia anche un aspetto più ampio del dibattito politico locale: il rapporto tra forze di centrodestra e la gestione del potere amministrativo. Il richiamo della Lega alla propria partecipazione nella lista unitaria del centrodestra sottolinea la necessità di un maggiore coordinamento all’interno della coalizione.

Una possibile via di sintesi potrebbe prevedere una riforma graduale che, mantenendo la necessaria continuità amministrativa, introduca progressivamente nuovi criteri di valutazione e gestione delle risorse. Questo approccio permetterebbe di avviare il cambiamento auspicato senza causare interruzioni nei servizi essenziali.

La questione della viabilità provinciale, punto focale della proposta, richiede effettivamente un’attenzione prioritaria, ma la sua soluzione non può prescindere da una più ampia riorganizzazione della governance provinciale. L’obiettivo dovrebbe essere quello di costruire un sistema amministrativo efficiente e trasparente, capace di rispondere alle esigenze del territorio sulla base di criteri oggettivi e verificabili.

In conclusione, mentre la proposta della Lega coglie alcune criticità reali dell’amministrazione provinciale, la sua implementazione richiederebbe un approccio più graduale e strutturato. Il vero obiettivo dovrebbe essere la costruzione di un nuovo modello di governance che garantisca efficienza, trasparenza e equità nella distribuzione delle risorse, senza compromettere la funzionalità dell’ente.

 

pH : TvSette

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