Il Presepe Volante, capolavoro artistico di Riccardo Dalisi, continua a far discutere la comunità di Benevento. Quest’opera, realizzata nel 2011 con un costo superiore ai 120mila euro sotto l’amministrazione Pepe, si è rivelata sin da subito un argomento divisivo. Tra lodi per la sua originalità e critiche per il costo e la gestione, il presepe ha attraversato una storia tormentata che oggi culmina nella necessità di un restauro urgente e nella ricerca di fondi per la sua valorizzazione.
Una storia di abbandoni e mancati interventi
Nel 2011, l’installazione dell’opera aveva generato un acceso dibattito. Nonostante il valore artistico dell’autore, il presepe non fu universalmente accolto come simbolo identitario cittadino. A complicare la vicenda, nel 2012, il Comune di Benevento cedette l’opera in comodato al Comune di Nola, decisione che avrebbe innescato ulteriori problemi. Dopo il ritorno a Benevento nel 2015, il Presepe Volante presentava danni significativi, spingendo l’amministrazione a intraprendere un’azione legale contro Nola per ottenere un risarcimento.
Il progetto di restaurare e installare stabilmente l’opera, deliberato nel 2018 dalla Fondazione “Benevento Città Spettacolo,” non ha mai visto una concreta realizzazione. Negli anni, il presepe è rimasto abbandonato presso un deposito in via Santa Colomba, una condizione che ha alimentato le critiche da parte della cittadinanza e delle opposizioni consiliari.
Chi è responsabile?
Individuare una responsabilità chiara è complesso. Da un lato, le amministrazioni che si sono succedute hanno mostrato una gestione poco lungimirante dell’opera. Il mancato monitoraggio del comodato e l’assenza di interventi tempestivi per il restauro ne hanno aggravato lo stato di conservazione. Dall’altro, le polemiche politiche e l’incertezza sulla destinazione finale del presepe hanno rallentato ogni iniziativa.
Le recenti proposte avanzate dall’associazione culturale Di.Co. Digital and Contemporary Art, che si è impegnata a progettare un piano di recupero e valorizzazione, segnano un tentativo di invertire la rotta. Tuttavia, senza un chiaro impegno da parte dell’amministrazione Mastella, il rischio di un ulteriore stallo rimane alto.
Il futuro del Presepe Volante
Nelle ultime ore, l’amministrazione ha annunciato una richiesta di cofinanziamento alla Camera di Commercio Irpinia Sannio per 50mila euro, necessari per avviare il restauro e la reinstallazione dell’opera. Se il commissario Girolamo Pettrone approverà la richiesta, serviranno ulteriori risorse per completare l’intervento.
L’iniziativa punta a includere la cittadinanza nella scelta del luogo di esposizione permanente, in un’ottica di partecipazione e valorizzazione culturale. Tuttavia, resta cruciale una programmazione a lungo termine che non solo restituisca dignità al presepe, ma lo integri nel tessuto artistico e turistico della città.
Il Presepe Volante potrebbe trasformarsi da simbolo di gestione discutibile a icona di rinascita culturale, a patto che le istituzioni dimostrino volontà e capacità di valorizzarlo. Il tempo stringe: il futuro dell’opera non può più essere lasciato al caso.