Negli ultimi anni, i monopattini elettrici sono stati una delle soluzioni di mobilità più popolari nelle città, grazie alla loro praticità e alla promessa di ridurre il traffico urbano e l’inquinamento, soprattutto nelle sempre più crescenti zone di aree cittadine a pagamento o a velocità ridotte a 30 km orari che rendono quasi impossibile il transito veicolare. Tuttavia, nuove regolamentazioni e costi aggiuntivi stanno facendo calare l’uso di questi veicoli, sia per i privati che per le società di noleggio.
Con le recenti normative, i monopattini elettrici devono essere immatricolati, una misura introdotta per garantire maggiore sicurezza e controllo. A questa si aggiungono il bollo, l’obbligo di assicurazione e l’uso del casco, che rappresentano costi significativi per gli utenti. Se inizialmente il monopattino era visto come un mezzo economico e accessibile, ora molti lo considerano meno conveniente rispetto ad altre opzioni di trasporto.
Anche i monopattini in sharing stanno risentendo di queste nuove regole. Una delle principali difficoltà è l’obbligo di indossare il casco, che rende meno pratico il noleggio. Gli utenti dovrebbero portare un casco con sé per poter utilizzare il servizio, un vincolo che scoraggia molti potenziali clienti. Di conseguenza, molte aziende stanno registrando un calo significativo di utilizzo, mettendo in discussione la sostenibilità economica di questo modello di business.
L’aumento delle spese legate all’utilizzo dei monopattini ha spinto molte persone a optare per alternative come il trasporto pubblico o la bicicletta, che non richiedono immatricolazione né assicurazione. Inoltre, i costi iniziali per l’acquisto di un monopattino elettrico, un tempo considerati un investimento, ora sono percepiti come meno giustificabili alla luce delle spese ricorrenti.
Le nuove regolamentazioni sono state introdotte con l’obiettivo di aumentare la sicurezza stradale e ridurre gli incidenti, ma hanno avuto l’effetto collaterale di disincentivare l’uso dei monopattini elettrici. Questo potrebbe rappresentare un’occasione persa per le città che stavano puntando su questa soluzione per una mobilità più sostenibile.
Affinché i monopattini elettrici possano tornare a essere una scelta popolare, sarà necessario trovare un equilibrio tra sicurezza, costi e praticità.
In caso contrario, il loro utilizzo rischia di diventare un ricordo del passato, superato da altre forme di mobilità più accessibili e flessibili. Una delle soluzioni potrebbe essere quella di ridurre la potenza in watt rapportandola a quella di una comune bicicletta elettrica esente da vincoli normativi. Sarebbe un peccato che la politica ed il legislatore, in nome di una sicurezza che appare più come l’ennesima tassa da applicare al comune cittadino, diventino i principali disincentivatori di un mezzo di trasporto utile soprattutto nelle città metropolitane
Scugnizzo69