La recensione del Direttore Daniela Piesco 

Il panorama editoriale italiano accoglie con entusiasmo “Gli anni dell’abbondanza”, il romanzo d’esordio di Maria Costanza Boldrini pubblicato da Editrice Nord. Un’opera che sin dai primi giorni di distribuzione ha conquistato lettori e critica, posizionandosi tra i trenta libri più venduti in Italia.

Il romanzo racconta la saga della famiglia Contini, ambientata in un piccolo paese costiero dell’Italia centrale. Al centro della narrazione tre donne: Beata, Clarice e Antonia, accomunate da un dono misterioso chiamato “abbondanza”.

La storia prende le mosse da Beata, una giovane quattordicenne che sfida le convenzioni dell’inizio Novecento. Contro il volere della madre, trova lavoro nella Regia Fabbrica dei Sigari, diventando un simbolo di emancipazione femminile. Il suo “dono” la rende speciale tra le colleghe zigarare, generando insieme ammirazione e sospetto.

Il romanzo attraversa un secolo di storia italiana: dalla fine dell’Ottocento, passando per le due guerre mondiali, il ventennio fascista, l’occupazione nazista, fino agli anni del benessere. Boldrini ricostruisce questi periodi con accurata ricerca storica, attingendo da archivi comunali, biblioteche e documenti locali.

La narrazione si caratterizza per pennellate vivaci e potenti, descrizioni realistiche e profonda empatia verso i personaggi. L’autrice restituisce dignità a storie e persone che rischiano di rimanere dimenticate, celebrando l’ordinaria straordinarietà delle donne e dei piccoli paesi italiani.

Maria Costanza Boldrini, originaria della provincia di Ancona, è laureata in Lingue, specializzata in Giornalismo, traduttrice freelance e attualmente residente in Francia. Il suo romanzo affronta temi cruciali come l’emancipazione femminile, la resilienza, l’amore familiare, le trasformazioni sociali e il rapporto tra individuo e storia.

“Gli anni dell’abbondanza” si propone come un’opera che va oltre la narrazione storica, diventando un omaggio alle donne che hanno costruito l’Italia moderna, con coraggio, sacrificio e un’incredibile capacità di rinascita. Un esordio che promette di lasciare un segno significativo nel panorama letterario contemporaneo.

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