JUVE NEXT GEN – BENEVENTO 2-0
Chi ha la voglia ed il piacere di leggermi avrà notato che, commentando le sorti del Benevento calcio, nelle ultime settimane tendo più ad esternare pensieri in generale che fare una fredda cronaca della partita. Anche oggi voglio continuare queste riflessioni ad ampio raggio analizzando alcuni fattori che vado ad elencarvi:
1) Guida tecnica. Al momento mi sento di dire di non sparare sulla Croce Rossa, ovvero mister Pazienza. Appena giunto non poteva certo da subito trovare e dare soluzioni. Ha provato ad attuare un rimescolamento delle carte, lasciando fuori Manconi, proponendo la coppia centrale difensiva Berra /Capellini ed un centrocampo Prisco, Pinato, Simonetti con il trio Lamesta, Lanini, Perlingieri in attacco. Gli infortuni dopo 20 minuti con la doppia sostituzione nel reparto difensivo ha forse stravolto le carte di una squadra che fino al momento del gol subito aveva tutto sommato tenuto bene il campo, sfiorando anche il vantaggio in almeno due occasioni. A fine gara anche la disamina fatta della partita è stata sincera, evidenziando i limiti soprattutto egoistici di una compagine nella quale ognuno sembra giocare per se. Vediamo se in questa settimana di lavoro i fatti sostituiranno le parole
2) Capitolo tifoseria. Incontrarsi. Rivedersi. Ritrovarsi. Un popolo di tifosi capitanati dagli Stregoni del Nord che dal Nord batte e risponde presente. La serie B non è solo un traguardo sportivo, ma è anche un modo per permettere a chi vive lontano di ritrovarsi insieme a tifare. Ne tenessero conto in Società a partire dal Presidente per finire al magazziniere, passando per tutti i componenti (DS, mister, calciatori ecc.), Una parte di quello slogan “Insieme” batte e pulsa a 6/7/800 km da Benevento e vorrebbe dare il suo contributo di sicuro ad oggi non fattibile, fin quando si continuerà a veleggiare nel semi oblio dei campetti di periferia della terza serie del girone Meridionale.
3) Amarcord. Era il 21 marzo 2021. Un gol di Gaich faceva impazzire un popolo quello sannita che forse raggiungeva il risultato più eclatante della sua storia calcistica dopo aver espugnato Milano l’anno prima. Quattro anni fa. Da quella partita è iniziata una discesa senza fine fatta di retrocessioni ancora oggi ai più incomprensibili e inimmaginabili. Ieri si è chiusa la quadratura del cerchio con un manipolo di ragazzini che le ha suonate ad una squadra veterana e piena di senatori lautamente pagati per la categoria, che è lo specchio di una Società che al netto di proclami sbandierati ai 4 venti non sa , non vuole o non riesce più a vincere e che di fatto ci ha riportato nell’oblio in cui eravamo. Non è un’accusa sia ben chiaro. E’ solo un dato di fatto che può essere condivisibile o far storcere il naso, ma penso che tutti converrete che in soli 4 anni passare da Juventus – Benevento 0-1 in Serie A a Next Gen – Benevento 2-0 in Serie C non è proprio il massimo dei risultati.
4) Valorizzazione. Ho una proposta personale da lanciare alla Società visto che ha dichiarato che l’obiettivo primario è quello di valorizzare i giovani provando nel contempo ad essere comunque competitivi nel campionato di terza serie: perché non provare a vincere il campionato di Primavera B a cui partecipiamo (e che ieri ha visto la giovane compagine giallorossa battere per 2-1 la capolista Frosinone)? Ad oggi chi di noi conosce le gesta o segue questi ragazzi? Sono menzionati al più in qualche cronaca locale o relegati ad ultime pagine dei quotidiani. Perché non provare a salire in Primavera A nel quale militano quasi tutte squadre di Serie A?. Sarebbe una bella vetrina visto che ci sono le partite in diretta su Sportitalia, rubriche dedicate in tv o spazio sulle testate nazionali. In mancanza di una serie cadetta che farebbe da ampia cassa di risonanza alle gesta di ragazzetti ventenni, potrebbe essere una soluzione e non mi venite a dire che la Serie C valorizza i giovani perché, fatta qualche eccezione, (il Torricelli dei tempi lontani, Parisi, Comuzzo, Maldini junior) non vedo ragazzotti emergere cercati da squadre di categorie superiori. Come? Rimandando a giocare in categoria i baldi giovincelli dalla Lega Pro che sicuramente contribuirebbero a fare della Primavera uno squadrone.
5) Obiettivi futuri. Chi vivrà vedrà. Non è dato sapere cosa sia successo o stia succedendo ad una squadra che girava a mille fino a fine Novembre, inizio Dicembre e poi si è inceppata. Dissidi interni fra i calciatori? Ragazzini che non hanno la tenuta per un intero campionato e sono in fase calante? Mister in contrasto con elementi della squadra o della Società? Calciatori che esternano troppo le loro idee spaccando lo spogliatoio? Richiesta di acquisti non avvenuti? Mercato non fatto anche dovuto a dinamiche di cui non siamo a conoscenza tipo quotazioni spropositate a fronte di interesse verso questo quel calciatore? Vivacchiare in C con lo spettro di mollare tutto? Sia ben chiaro che tutti questi interrogativi non sono frutto del mio cervello ma solo un condensato di pensieri, ipotesi, illazioni che ho letto sui social nell’ultimo periodo. Il Direttore del giornale che ospita i miei scritti ha nel suo profilo una frase di Moravia che recita testualmente: “quando l’informazione manca, le voci crescono”. Chi vuole capire capisca.
Nel frattempo, considerato che siamo in un girone dove tutto può succedere (anche che il campionato lo vinca la Next Gen visto che ad oggi sta rullando tutti), nel quale chiunque sia in testa sembra soffrire della sindrome da capolista, faccio mio il titolo di un famoso libro di tanti anni fa del maestro elementare Marcello D’Orta, ovvero “Io Speriamo che me la cavo”.
Scugnizzo69.
pH : Daniele Piro