Si è svolto ieri un importante incontro sul tema della forestazione tra i vertici della Comunità Montana del Fortore e le organizzazioni sindacali di categoria. Presenti il presidente dell’ente montano, Zaccaria Spina, il vice Giuseppe Addabbo e il Responsabile del Settore Agricoltura, Foreste e Bonifica Montana Pietro Giallonardo, oltre ad Alfonso Iannace per la Fai Cisl e Antonio Paolozza per la Uila Uil. L’ordine del giorno è stato poi dibattuto anche con Carlo Ceccarelli per la Flai Cgil.
 
“Si è trattato di una proficua riunione – spiega il presidente Spina – con cui la Comunità Montana del Fortore ha inteso avviare una fase di condivisione dello stato dell’arte relativo alla forestazione. Una situazione che sarà ovviamente illustrata quanto prima anche ai sindaci dei comuni ricadenti del territorio di competenza dell’ente, come pure a tutti gli operatori addetti, in quanto è fondamentale condividere ogni tipo di riflessione al fine di gestire al meglio le attività”. 
 Spina, Addabbo e Giallonardo hanno poi riferito in merito alla situazione contabile del 2024: fino ad oggi, tutti gli enti delegati della Campania, sono fermi all’accredito del 20% dell’importo relativo ai fondi 2024 da parte della Regione Campania.
 
La Comunità Montana del Fortore già da fine novembre scorso ha predisposto uno stato d’avanzamento dei lavori contabilizzando una cifra fino a circa l”80% del totale, come poi notificato al protocollo regionale dal 3 dicembre, restando quindi in attesa almeno di questo saldo per provvedere alla chiusura del 2024. 
 
Per il 2025 invece – si è in attesa di avere i dati ufficiali che possano permettere agli enti di avviare le procedure di progettazione e l’avviamento degli Operai a Tempo Determinato che da quest’anno dovranno essere stabilizzati, alla luce degli ultimi provvedimenti.
 
E’ stato pertanto condiviso da tutti i presenti, l’auspicio che non si replichi la condizione in cui ci si venne a trovare lo scorso anno, allorquando l’anticipo del 20% venne erogato addirittura a ridosso di Natale.
 
“Analizzando i presupposti basilari per la progettazione e verificando le procedure della rendicontazione, la preoccupazione – sottolinea ancora il presidente Spina – è che i progetti siano sempre meno compatibili con le esigenze prospettate dalle amministrazioni comunali e con le risorse economiche ed umane che abbiamo a disposizione”.
 
Il confronto è terminato con l’augurio che, in tempi brevi, si riesca ad arrivare alla risoluzione delle problematiche esistenti, per pagare gli stipendi e per realizzare opere fondamentali per la difesa e la salvaguardia del territorio. E’ stata altresì rilevata, in un momento in cui si parla spesso di sostenere le aree interne, la necessità di ampliare le risorse a disposizione anche alla luce dello sblocco del turnover che altrimenti rischia di non essere attuato appieno e che invece potrebbe ottimizzare anche i benefici derivanti dall’acquisto dei mezzi.
I presenti hanno concordato che sarebbe opportuno trovare un meccanismo di velocizzazione del trasferimento delle risorse, anche attraverso la creazione di un fondo di rotazione, tale da superare gli intoppi burocratici legati alla rendicontazione delle spese, atteso che l’attuale sistema manifesta delle falle che compromettono tutti gli sforzi regionali.

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