L’amore è forza primordiale che trascende il pensiero e sfida la comprensione razionale.È danza di anime che si riconoscono oltre il velo dell’apparenza.È momento sublime dell’ incontro in uno spazio senza tempo, dove le parole diventano superflue e il silenzio parla con voce più eloquente di qualsiasi discorso.È vedere la luce che portiamo dentro, anche quando noi stessi l’abbiamo dimenticata
È corpo che diventa tempio in cui si incarna.È desiderio È tocco delle mani,battito accelerato di cuori È preghiera, rituale in cui due membra diventano poesia vivente È forza che trasforma la parola non detta in carezza , il bacio in una confessione, l’abbraccio in una promessa.
È spirito e carne , divino e animale
È santo e peccatore
Èferita,tradimento,abbandono. È fiore che sboccia sul bordo di un precipizio
È paradosso tra saggezza e follia,tra il finito e l’infinito, tra il temporale e l’eterno che trasforma e trascende, che eleva e radica, che spiritualizza carne e incarna spirito.È chiave che apre le porte del paradiso e dell’ inferno, ponte che unisce ciò che sembrava destinato a rimanere diviso.È il senso stesso del nostro essere nel mondo.
Nel giorno dedicato a San Valentino, la riflessione sull’amore assume una risonanza particolare. Questa ricorrenza, che oggi può sembrare ammantata di commercialità, affonda le sue radici in una storia di sacrificio e devozione che rispecchia la vera natura dell’amore
San Valentino, il santo patrono degli innamorati, era un sacerdote che secondo la tradizione sfidò l’editto dell’imperatore Claudio II, il quale aveva proibito i matrimoni credendo che i soldati single fossero guerrieri migliori. Valentino continuò a celebrare segretamente le unioni degli innamorati, incarnando quella dimensione dell’amore che trascende le convenzioni sociali e le imposizioni del potere.
Questo atto di ribellione amorosa riflette perfettamente la natura duplice dell’amore: da un lato dimensione spirituale, rappresentata dalla benedizione sacra del matrimonio, dall’altro componente terrena e carnale, simboleggiata dall’unione fisica degli sposi.
Valentino comprese che queste due dimensioni non potevano essere separate, proprio come non si può dividere l’anima dal corpo.
La festa di San Valentino aldilà di tutto simboleggia l’amore, nella sua essenza più pura, ossia come l’atto di coraggio autentico e sempre rivoluzionario.
È così come il santo che sfidò un impero per difendere il diritto di amare, noi siamo chiamati a proteggere e coltivare questo sentimento contro le forze che vorrebbero ridurlo a mera convenzione sociale o a puro istinto biologico affinché si possa ritrovare quell’eco di eternità che San Valentino ha difeso fino al martirio.
Perché l’amore, quello vero, quello che unisce spirito e carne in un’unica fiamma, è sempre un atto sacro, una piccola rivoluzione quotidiana, un miracolo che si rinnova ad ogni battito del cuore.
#happyvalentinesday