Podgorica, 18 feb. (Adnkronos) – L’Italia ha sempre auspicato il rispetto degli “impegni bilaterali. A questo riguardo forse è utile ricordare che quando l’Ucraina, con il consenso della Russia, divenne indipendente all’inizio degli anni Novanta, disponeva nel suo territorio di una grande quantità di armi nucleari: circa un terzo dell’arsenale nucleare che era di quella che era stata l’Unione sovietica era in possesso dell’Ucraina sul suo territorio. Su sollecitazione degli Stati Uniti e della Russia l’Ucraina ha trasferito, ha consegnato alla Russia alcune migliaia di testate nucleari di cui disponeva e di cui era in possesso, che l’avrebbero certamente messa al sicuro da ogni aggressione e invasione. A fronte di quello, nel trattato sottoscritto con Russia, Stati Uniti, Regno Unito, l’Ucraina registrava l’impegno di quei Paesi, la Russia anzi tutto, a rispettarne e garantirne l’indipenza, la sovranità e l’integrità territoriale”. Lo ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dell’incontro con l’omologo del Montenegro, Jakov Milatović.
“Questo -ha aggiunto il Capo dello Stato- è il mondo che noi vorremmo che si ripristinasse, quello in cui si rispettano gli impegni assunti, in cui si rispetta il diritto internazionale”.
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