Di Letizia Ceroni 

Cosa sta accadendo?
Sicuramente non molto di quanto parecchi si aspettavano, ad un tratto le situazioni hanno preso una piega che ha spiazzato mezzo mondo e quindi, si è scatenata una tempesta di opinioni e congetture che restano quello che sono in realtà, solo supposizioni.

La mia, quindi è un’ opinione in mezzo al mare, ma ho pensato parecchio e ho tratto alcune conclusioni, un personale punto di vista.

Attualità, è giusto parlare più di altro dei fatti che accadono ogni giorno ma, l’errore più diffuso è la sola considerazione del momento in cui si verificano i fatti, ma per avere un giudizio più razionale, sarebbe sempre opportuno avere uno sguardo nel passato perché le cose, specialmente i fatti importanti, non accadono dall’oggi al domani ma sono frutto di una serie di accadimenti che si sono susseguiti nel corso degli anni.

Se non si tiene conto di questo, si rischia di fare grossolani errori di valutazione.

Dalla fine della seconda guerra mondiale, ogni nazione ha ricostruito la propria identità, c’è stato chi si è leccato le ferite in silenzio ed ha risalito, anche faticosamente la china, e chi ha ricostruito la propria economia in base alla propria esperienza al di fuori dei propri confini vedendo nell’industria bellica una grande nonché abbastanza facile opportunità.

Ma per attuare questo tipo di piano economico, devi sempre avere qualcuno contro o con cui combattere e, se ci si pensa bene, questo è ciò che è accaduto
Basta solo porsi qualche semplice domanda: chi è sempre stato coinvolto in conflitti in ogni parte del mondo? E chi ha combattuto solo per difendere i propri confini?

La risposta è palese, sempre che la si voglia vedere.

La propaganda, ha fatto il resto.
La propaganda è quella cosa che può riuscire a convincere le masse della legittimità di atti che di legittimo non hanno nulla, così si può far passare guerre e massacri come atti di giustizia… Verso chi o cosa, restano sempre punti da chiarire, domande aperte ad ogni tipo di risposta spesso ideata sul momento.

Si riesce in questo modo a far passare chi si difende come un criminale e chi attacca come un paladino di giustizia.
È la metafora del “dito e la luna”,basterebbe distogliere per un momento lo sguardo dal dito.

In questo momento, l’ Europa è spiazzata dall’ improvviso voltafaccia di chi hanno sempre servito devotamente, quindi considerato come affidabilissimo e potente alleato, perché non ha mai imparato la lezione che, se ti appoggi troppo a qualcuno, il giorno in cui si sposta cadi a terra.

Ma perché sta accadendo questo?

La guerra in Ucraina è stato l’ultimo di una lunga serie di tentativi di destabilizzare la Russia, sia economicamente che militarmente e il risultato è sotto gli occhi di tutti, un numero spropositato di vittime innocenti e la demolizione dell’economia europea, per non approdare a nulla.
Perché Trump sta cercando un dialogo con la nazione da sempre demonizzata dagli Stati Uniti e nello stesso tempo sta cercando di sganciare una storica alleata come l’Europa?

Facciamo un’ ipotesi : se tu ti sei bruciato tutte le tue risorse e se per recuperarle vai a cercarle altrove ma per fare ciò devi bruciare ulteriori risorse perché mantenere personale militare in ogni dove costa parecchio, quale può essere la logica conseguenza? Il crollo della tua economia. Se poi aggiungi la formazione di un’alleanza (BRICS) atta a far perdere il potere della tua moneta a livello internazionale ( dedollarizzazione) cosa ti conviene fare?

Ed ecco la luna, la semplicità contro la complicazione, la logica contro l’irrazionalità.

Forse è una considerazione troppo semplicistica ma non per questo priva di logica.

E l’ Europa?

Certo, ai leader europei, essere presi a pesci in faccia non è piaciuto ma, invece di ragionare sul fatto che, per sostenere l’ Ucraina, hanno riservato lo stesso trattamento alle popolazioni che stanno governando, cosa che nemmeno a loro è piaciuta, e di conseguenza organizzarsi seriamente per risollevare l’economia ormai abbastanza compromessa, sembrano diventati schegge impazzite ed elaborano piani assurdi e autolesionistici che non potrebbero portare a nulla di buono.

E la Cina?

La Cina sta a guardare perché sa benissimo che non si può pensare di mettere in atto e addirittura di vincere una guerra commerciale se hai l’economia sull’orlo del tracollo.

Naturalmente, anche questa è solo una supposizione, ciò che accade nei giochi di potere non è dato a noi saperlo
È una partita a scacchi e la scacchiera è il mondo intero, un gioco dove non c’è posto per l’improvvisazione e dove, di solito, solo chi riesce a mantenere calma, concentrazione e ragionamento logico può riuscire a vincere.

Sappiamo tutti chi è il campione indiscusso nel gioco degli scacchi.

Ph freepik senza royalty

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.