La Federazione Sportiva Italiana Karate (FESIK) ha ufficializzato la
nomina di Danilo Campolattano, 33 anni, originario di Benevento, come
nuovo allenatore della Nazionale di Karate. Con una carriera
straordinaria da atleta e un impegno costante nella formazione,
Campolattano porta con sé un bagaglio di esperienze internazionali e
un’energia che promette di ispirare le nuove generazioni di karateka
italiani.
Il 2024 è stato un anno memorabile per Danilo Campolattano, che ha
dimostrato un talento e una determinazione fuori dal comune. Il suo
2024 è stato segnato da vittorie decisive, che hanno consolidato il
suo status di riferimento nel panorama del karate mondiale.
Campionato Nazionale 18 Maggio: Una vittoria che ha confermato la sua
leadership in Italia, dove ha dominato con tecniche impeccabili e una
preparazione fisica da vero campione.
Campionato del Mondo a Monterrey (Messico), 12 Luglio 2024: Un trionfo
mondiale che ha esaltato il suo valore internazionale, aggiudicandosi
la medaglia d’oro in una delle competizioni più prestigiose.
Campionato Europeo a Varsavia (Polonia), 9 Ottobre 2024: Con una
performance eccezionale, ha conquistato il titolo europeo, dimostrando
la sua superiorità nelle competizioni internazionali.
Campionato Nazionale Assoluto, 9 Novembre 2024: La ciliegina sulla
torta di una stagione indimenticabile, con un’altra vittoria che ha
sottolineato la sua costante crescita e il suo impegno per il karate.
Con queste straordinarie vittorie alle spalle, Campolattano non solo è
un esempio di talento, ma anche di dedizione e passione per la
disciplina. Il suo percorso come atleta gli ha insegnato a superare
ogni ostacolo, a lavorare duramente e a non accontentarsi mai del
secondo posto. Ora, come allenatore, la sua missione è trasferire
questa stessa mentalità agli atleti della Nazionale Italiana di
Karate.
La nomina di Danilo Campolattano a allenatore della Nazionale di
Karate è un segno di fiducia verso un talento autentico e un
professionista instancabile. Il suo percorso da atleta di successo lo
rende il mentore ideale per il futuro del karate italiano, pronto a
prendere in mano la squadra con il cuore e con la determinazione che
lo contraddistinguono.
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