Presentato al Museo del Sannio di Benevento la nuova organizzazione dell’Istituto culturale di piazza Santa Sofia, istituito nel 1873 dal Consiglio Provinciale di Benevento nel cenobio della Chiesa di Santa Sofia.
Il progetto, illustrato dal Direttore dei Musei del Ministero della Cultura, Massimo Osanna, che lo ha curato con la cooperazione di una equipe composta da professionalità e studiosi eminenti, è il frutto di una Intesa istituzionale siglata nel 2024 dal Ministero della cultura, Regione Campania, Fondazione Museo Egizio di Torino, Sannio Europa, Rete Museale della Provincia e Provincia stessa.
Il nuovo Museo, grazie ad una dote di 4 milioni di Euro concessi dal Ministero e dalla Regione Campania, si caratterizzerà, tra l’altro, per una Sezione Egizia, costituita da tutti i reperti di proprietà oggi della Provincia, del maggior Tempio fuori dall’Egitto dedicato alla dea dell’immortalità, che tanta devozione contava anche in tutto il Mediterraneo anche in epoca Imperiale romana, tanto che a fondare l’Iseo di Benevento, costruito dall’imprenditore beneventano Rutilio Lupo tra l’88 e l’89, fu l’Imperatore Domiziano.
Il nuovo ordinamento del Museo del Sannio, come è stato concepito dal gruppo di lavoro di Osanna, intende dare risalto e recuperare a quello che Osanna ha definito come «l’incredibile contesto del materiale esposto», avendo cura di offrire a tutte le categorie di visitatori esperti o non esperti, grazie anche alla nuove tecnologie, modo e opportunità di confrontarsi e comprendere il significato ed il valore di tutti i beni.
Il progetto Osanna prevede che l’ingresso del Museo sia spostato rispetto a quello odierno: i visitatori non entreranno più alla destra della Chiesa di Santa Sofia – Patrimonio Unesco, ma dalla sinistra perché, ha precisato Osanna, debbono tutti attraversare il magnifico Chiostro di Santa Sofia per poter godere, ha specificato, della vista «di questo capolavoro di epoca medievale, uno spazio ineguagliabile». Attraversare il Chiostro, ha aggiunto infatti Osanna, significa avere rispetto della filologia ricostruendo il contesto storico che vedeva Chiesa, Chiostro e cenobio di Santa Sofia come un tutt’uno.
La illustrazione di Osanna ha poi riguardato tutte le altre Sale e Sezione del Museo che, raccoglie le testimonianze di tremila anni di storia e che, da oggi si è arricchita anche di una Sfinge in granito, alta 56 cm, lunga 122, larga 36, recuperata dai Carabinieri della Tutela del Patrimonio Culturale in Inghilterra tra oltre 700 beni d’arte trafugati da tombaroli e delinquenti vari nel corso dei decenni, ed assegnata dal Direttore Osanna proprio al Museo del Sannio. La Sfinge è stata collocata davanti all’Obelisco del Tempio isiaco di Benevento, quello restaurato negli anni scorsi dal Paul Getty Museum di Los Angeles, dopo che la Provincia ne aveva concesso la trasferta in California per una Mostra sull’Antico Egitto visitato da oltre un milione di persone, e ricollocato al centro della Sala al piano terra del Museo. Anche il Bue Apis, come ha annunciato il Sindaco del capoluogo Clemente Mastella, troverà una nuova casa nel Museo perché sarà spostato dalla sua attuale collocazione al Viale San Lorenzo.
Alla illustrazione del progetto hanno assistito numerose Autorità, a cominciare dal Prefetto, nonché un pubblico di studiosi, esperti, amanti di cose d’arte e di Benevento, Associazioni culturali.
Hanno illustrato con i loro interventi la giornata l’Amministratore Unico di Sannio Europa Raffaele Del Vecchio, che ha evidenziato soprattutto i risvolti turistici di un’operazione così complessa ed articolata; il Sindaco di Benevento che ha evidenziato quanto sia stata proficua la collaborazione con l’allora Ministro della Cultura Sangiuliano e l’attuale Ministro, nonché con la Regione Campania; il Presidente della Provincia della Provincia di Benevento che ha rimarcato come il lavoro per la valorizzazione del Museo del Sannio e della Rete Museale della Provincia non sia certo concluso oggi, ma che continuerà con determinazione ed impegno al fine di rendere un servizio a tutto il territorio sannita ed ai suoi straordinari beni artistici e storici; la Dirigente Rosanna Romano della Regione Campania ha sottolineato il lavoro svolto dalla Regione d’intesa con il Ministero per dare corso ad un programma di valorizzazione dei beni culturali del territorio sannita.
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