Nella giornata di ieri, 26 febbraio, a Roma, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, si è riunito il Consiglio Nazionale ANCI dopo il rinnovo degli organi statutari.

Un nuovo corso, con i neo consiglieri eletti in occasione dell’Assemblea Nazionale celebrata a Torino lo scorso 22 novembre.
Presenti anche il sindaco del comune di Paupisi, Salvatore Coletta, e l’assessore del comune di Telese Terme, Filomena Di Mezza, entrambi indicati dal PD Sannita.
Politiche della casa, risorse finanziarie, revisione Tuel e delega fiscale tra le priorità tracciate dal neo Presidente, Gaetano Manfredi, la cui relazione ha poi toccato i temi dei servizi di welfare e mobilità – settori fondamentali per l’Italia e per tutti i cittadini – rispetto ai quali ha auspicato un rafforzamento delle politiche pubbliche nazionali.
«Il Presidente e i Sindaci avvicendatisi negli interventi hanno esposto e rappresentato i temi che quotidianamente, come amministratori, affrontiamo nello svolgimento del nostro mandato – afferma l’assessore Di Mezza. ANCI è un luogo di confronto importante che consente di prendere consapevolezza del ruolo fondamentale svolto dagli amministratori rispetto a cui il governo e il parlamento devono essere interlocutori aperti e sensibili, cosa che non sempre accade».
«I Sindaci e gli Amministratori locali sono la prima linea delle politiche da implementare sui territori – dichiara il Sindaco Coletta. Sono sicuro che l’ANCI potrà dare sempre più voce ai Comuni, a partire dalle aree interne e marginali, elaborando soluzioni idonee alle tante criticità che si sono accumulate negli anni».
«La capacità di condivisione e aggregazione che sono in grado di produrre i nostri amministratori costituiscono un patrimonio straordinario delle nostre comunità e dell’intero paese – ha dichiarato il Segretario Provinciale, Giovanni Cacciano. Sotto la guida del presidente Gaetano Manfredi, l’Anci riuscirà a consolidare il protagonismo dei comuni sulla scia dell’ottimo lavoro svolto da Antonio Decaro. È tuttavia essenziale che tale protagonismo inverta il paradigma dominante ‘centro-periferie’, partendo finalmente da queste ultime».

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