L’aria è satura di menzogne. Sulle mura delle scuole italiane, lì dove il sapere dovrebbe illuminare le menti, qualcuno ha scritto un’oscenità: “Antifascismo = Mafia”. Un’accusa infame, una pugnalata al cuore della nostra democrazia.
Noi rispondiamo: NO!
Questa provocazione, firmata dall’organizzazione di estrema destra Blocco Studentesco, ha invaso scuole e città, da Roma a Milano, da Bolzano a Cagliari. Un attacco non solo alla storia, ma alla coscienza stessa del nostro Paese.
L’antifascismo non è mafia. L’antifascismo è il coraggio di chi ha dato la vita per liberarci dall’oppressione. È il respiro di libertà che ci ha strappati dalle tenebre della dittatura. È il sangue dei partigiani, è la voce di chi si è rifiutato di piegarsi alla tirannia.
Mafia e antifascismo non sono la stessa cosa. Sono l’opposto. Perché il fascismo e la mafia si nutrono dello stesso veleno: la paura. La paura che soffoca il dissenso, la paura che impone il silenzio, la paura che schiaccia chi osa alzare la testa. Il fascismo e la mafia sono entrambi un giogo, entrambi catene.
L’antifascismo, invece, è lotta per la dignità, per la giustizia, per la libertà di pensare, parlare, vivere. Senza antifascismo, non esisterebbe la Repubblica Italiana. Senza antifascismo, non avremmo la Costituzione che ci protegge dall’orrore del totalitarismo. Senza antifascismo, non avremmo avuto uomini come Falcone e Borsellino, che hanno sfidato la mafia con il coraggio di chi non si piega.
Chi combatte la mafia è antifascista. Perché la mafia, come il fascismo, vuole il silenzio, il buio, il controllo. Falcone e Borsellino non hanno piegato la testa, non si sono lasciati intimidire, e per questo sono morti. Perché la mafia odia chi non si sottomette, esattamente come il fascismo.
La Verità che Vogliono Sovvertire
Equiparare l’antifascismo alla mafia è un’operazione subdola che mira a confondere le coscienze, distorcere la realtà e minare le basi della nostra convivenza civile.
La mafia è un’organizzazione criminale che prospera sull’illegalità, sulla violenza e sulla sopraffazione; l’antifascismo, al contrario, è l’espressione della volontà popolare di opporsi all’oppressione e di affermare i diritti inviolabili dell’uomo.
E allora ci chiediamo: come si può accettare che un messaggio tanto falso e pericoloso venga esposto davanti alle scuole, proprio nei luoghi dove la democrazia dovrebbe essere coltivata?
Non possiamo permettere che il revisionismo storico e la manipolazione della verità prendano piede nel dibattito pubblico. Non possiamo accettare che si tenti di riscrivere la storia con la menzogna.
Ecco perché è fondamentale che la società civile, le istituzioni, il mondo dell’istruzione reagiscano con fermezza. Il silenzio è complicità.
L’Antifascismo è una Scelta di Vita
L’antifascismo non è un’opzione tra le tante. È un dovere morale e civico. È l’impegno quotidiano a difendere la libertà, la democrazia e la giustizia sociale. È la consapevolezza che solo attraverso la memoria e la conoscenza possiamo evitare di ripetere gli errori del passato.
Invitiamo tutti i cittadini, gli studenti, gli educatori e le istituzioni a respingere con decisione queste provocazioni e a riaffermare con forza i valori dell’antifascismo.
Perché là dove c’è antifascismo, c’è libertà. Là dove c’è antifascismo, c’è resistenza. Là dove c’è antifascismo, c’è speranza.
E noi non smetteremo mai di difenderlo. Perché se un giorno dimenticheremo, se un giorno accetteremo la menzogna, quel giorno avremo già perso la nostra libertà.
Ma noi non lo permetteremo. Mai.
“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.”
— Piero Calamandrei
Direttore Responsabile