L’IPM di Airola è fuori controllo. La grave denuncia arriva dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce di Sabatino De Rosa e Miriana Fraenza, sindacalisti della Campania per il settore minorile. “Alcuni giorni, fa un detenuto di origini marocchine ha messo in atto gesti autolesionistici risolti per fortuna grazie alla presenza del medico dell’istituto; la motivazione a suo dire è stata la volontà di essere trasferito in altro istituto in quanto nell’attuale non si è trovato bene”, spiegano i sindacalisti. “Inoltre, nella giornata di ieri, 6 marzo 2025, è stata sequestrata sostanza stupefacente di tipo hashish in due celle di detenuti che già da tempo dovevano essere allontanati per motivi di ordine e sicurezza ma che purtroppo continuano a permanere ad Airola. Come ultimo ma non meno importante, questa notte è stato sequestrato uno smartphone di grandi dimensioni in una camera detentiva e solo grazie al personale della Polizia Penitenziaria che ha attentamente vigilato tutta la notte si è riusciti a rinvenire lo smartphone”. Per i dirigenti del SAPPE, “si tratta di un risultato che non solo garantisce la sicurezza del carcere, ma conferma ancora una volta l’alto senso del dovere e la dedizione del personale in servizio che ha agito con professionalità e prontezza”. Netta la denuncia del primo Sindacato dei Baschi Azzurri, il SAPPE: “Oramai, nell’Istituto di Airola le unità cinofile sono un’utopia, non vengono chiamate da tempo e non vi è alcuna strumentazione tecnologica idonea ad intercettare cellulari. Il Sappe ha segnalato già da tempo queste enormi disfunzioni sia per la sicurezza sia per la gestione dei detenuti affinché i competenti uffici possano intervenire nel più breve tempo possibile. Tuttavia, è fondamentale che l’amministrazione riconosca concretamente i meriti al personale della Polizia Penitenziaria presente e che vengano adottati interventi risolutivi per migliorare le condizioni in cui i nostri agenti operano quotidianamente. Chiediamo, inoltre, la presenza di un comandante in pianta stabile in quanto il precedente era in distacco ed è stato riassegnato alla sede di appartenenza; l’Ipm di Airola ha bisogno di un comandante del ruolo dei commissari o dirigenti e non del ruolo degli ispettori”. Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, sollecita urgenti e rapidi interventi a favore del personale in servizio nell’Istituto penale per minorenni di Airola. E tuona: “Nel triennio 2022/2024 sono stati sequestrati dalla Polizia Penitenziaria, nelle carceri italiane, circa 5.000 telefonini (4.931, per la precisione). Certo non c’è bisogno di qualche trasmissione scandalista in tv per scoprire che in carcere girano troppi telefoni: lo denunciamo da anni, ma tutti se ne fregano, compreso chi oggi si stupisce. Per questo, il SAPPE torna a sollecitare un intervento immediato da parte dell’Amministrazione della Giustizia minorile e di comunità e di quella penitenziaria di Napoli presso i competenti uffici del Ministero della Giustizia affinché vengano adottate misure straordinarie per garantire la sicurezza delle carceri campane, per adulti e minori, sensibilizzandoli con la richiesta di schermare tutte le carceri e di dotare i Reparti del Corpo di Polizia Penitenziaria di opportuni sistemi per rendere inattivi i sorvoli sulle strutture. Non possiamo più permetterci che episodi di questo tipo diventino la norma. La sicurezza degli operatori, dei detenuti e dell’intera comunità è a rischio”, conclude il leader nazionale del SAPPE.

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