Di Daniele Piro 

La scintilla. Ormai il leit- motiv di queste ultime settimane sembra essere la scintilla. Lo aveva detto capitan Berra settimana scorsa che mancava la scintilla, ieri lo ha ripetuto Pazienza nella sua inutile e patetica intervista. Altro che scintille, pompe di benzina o lampe e Sant’Antuono. Vi siete scavati la fossa da soli ma ovviamente non è solo colpa vostra ma di chi queste decisioni e queste scelte le ha volute, avallate e condivise. Caro Pazienza , scusami se sono franco, ma faresti bene a togliere il disturbo ed a riconoscere che “nunn’è ccosa toja” ! Hai fallito ad Avellino che guarda caso, da quando hai fatto le valige sta volando, stai miseramente fallendo a Benevento dove sono bastate 5 partite per farci capire di che pasta sei fatto. Solo a noi tifosi però. Perché sembra che in Società ti abbiano voluto vedendoti quasi come un Messia, da tempo indicato come il prode condottiero capace di mettere sulla rotta giusta una nave ormai allo sbando. Se i risultati sono questi, ovvero 4 punti miseri in 5 partite con squadre al limite della Serie D, direi che hai fatto ampiamente il tuo tempo anche qui. Eppure hai avuto 2 settimane di tempo in ritiri dorati per farti conoscere, inculcare il tuo credo, (quale?), portare le tue novità (quali)?. Non me ne vogliano gli ottimisti per indole e per natura che confidavano in un filotto di vittorie con squadre che attualmente “sopravvivono” in questa terza serie professionistica: “le vinciamo tutte, facciamo un bel ruolino di marcia, sono tutte partite facili per riportarci lassu’ “. Io vi auguro di continuare ad essere sempre ottimisti e positivi, ma chi vi scrive è ormai entrato una sorta di apatia ed indifferenza che forse è peggiore anche di quanti dicono peste e corna e ne ha per tutto e tutti sputando fuori solo negatività e veleno. Ormai non ho più l’attesa del match, l’adrenalina pre-gara tipica della prima parte di campionato, sonnecchio sul divano e ieri ad un certo punto ho cominciato a fare zapping fra una partita che è un eufemismo essere definita tale, e Juventus – Atalanta. La cosa che mi fa più male è che non sono nemmeno simpatizzante di una delle due squadre della Serie A ! Pensate un po’ come sto messo. Sentire un allenatore in conferenza stampa dire che è “difficoltoso trovare i varchi negli ultimi 25 metri”, equivale alla scoperta dell’acqua fredda. Bella roba, non avevamo bisogno di uno scienziato per scoprirlo. Aggiungo anche “..e meno male che i punti per salvarci li abbiamo fatti nel girone di andata, altrimenti rischiavamo il terzo atto di una commedia chiamata “LA LUNGA RETROCESSIONE INFINITA” iniziata dopo il gol di Gaich all’Allianz Stadium. Bisogna proprio che parli del match? Sarebbe fiato sprecato. Ci sono stati dei momenti e delle situazioni di gioco in cui mi è parso anche di scorgere un certo disappunto fra i vari giocatori, una sorta di “fai un pò quel che vuoi tanto chissenefrega”, non si vede più grinta, cazzimma, voglia di protestare. Si continuano a vedere i soliti obbrobri sui calci da fermo. Nel primo tempo sono bastati un angolo ed un calcio piazzato per incutere paura con il duo Vano – Proia andati vicinissimo al gol con un colpo di testa ed una mezza rovesciata. Siamo una squadra poco fisica, poco incline a contrastare il gioco aereo e che spesso perde anche i più banali contrasti nella zona nevralgica del campo. Per non contare delle continue cappellate che si continuano a fare come in occasione del rigore provocato da Berra, ormai solo la brutta copia del capitano lottatore ammirato fino a Dicembre, risucchiato anche lui in quel vortice di mediocrità nel quale la squadra è piombata. Un campionato così è meglio che finisca il prima possibile, senza nulla a pretendere perché nulla si può pretendere. E’ forse il peggior campionato in termini di attese, gestione, e scelte dell’era Vigoritiana. Certo pure quelli delle retrocessioni dalla A e dalla B non sono stati rose e fiori, ma almeno si era in una categoria superiore e non si assisteva ad affannose rincorse del misero punticino contro squadre come Latina o Casertana di ieri che farebbero male anche in serie D. Far ritornare Auteri o comunque trovare un traghettatore anche interno alla Società (Floro Flores?) sarebbe sconfessare in un amen le scelte fatte solo un mese fa ed un’ammissione di colpa che non cancellerebbe i disastri deliberatamente voluti e compiuti ultimamente. Peccato che i tifosi tutto questo lo vedono e lo sperimentano sulla loro pelle; bisogna solo vedere se in Società se ne sono resi conto. Visto che la ….Pazienza è finita suggerisco un tecnico che faccia di cognome Speranza o Ripresa per il prosieguo. Magari porta bene…….
Scugnizzo69

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