Proseguono gli appuntamenti con le “Domeniche della salute”, una serie di eventi pensati per il cittadino e volti soprattutto alla prevenzione, promossi dal Rotary Club Benevento presieduto da Erminia Mazzoni.
Domenica 16 Marzo 2025 sarà dedicata alla prevenzione del Colesterolo e del Danno Vascolare con il dott. Giovanni Pigna MD Clinical Pathology Specialist.
La malattia cardiovascolare associata ad aterosclerosi è fra le più importanti cause di mortalità nella popolazione generale con alta incidenza su scala mondiale.
L’aterosclerosi è un fenomeno progressivo e potenzialmente attivo sin dall’età pediatrica come dimostrato dalle gravi forme di dislipidemia ereditaria monogenica omozigote. Pertanto le dirette correlazioni del fenotipo lipidico tanto con un determinato genotipo eredofamiliare quanto con aspetti puramente metabolici (inadeguato stile di vita ed obesità) rendono necessaria un’anamnesi attenta nel corso di un approccio medico specialista (da cui dipenderanno le più appropriate scelte terapeutiche) quale fulcro di questa giornata dedicata alla prevenzione del danno vascolare.
Più in generale le Dislipidemie si manifestano come alterazioni del Colesterolo totale e/o della trigliceridemia e/o HDL (colesterolo buono) e soprattutto LDL (colesterolo cattivo) da distinguere in forme primitive (su base genetica mono o poligenica) o forme secondarie ad errati regimi alimentari e/o ridotta attività fisica soprattutto nel paziente con predisposizione alla obesità.
La diagnosi più probabile tra le forme monogeniche è indubbiamente quella di Ipercolesterolemia Familiare (FH) dove la via metabolica coinvolta è la mutazione funzionale del recettore specifico per la captazione del colesterlo LDL (LDL-R): le mutazioni in eterozigosi inattivano parzialmente questo recettore con conseguenti elevati livelli di LDL-C (in media circa 200-250 mg/dl) mentre quelle in omozigosi realizzano una forte riduzione se non l’assenza di funzione recettoriale generando elevatissimi valori di LDL-C (in media circa 600 mg/dl).
Tutto ciò spiega quanto la diagnosi precoce nel soggetto definito a rischio, soprattutto se molto giovane, sia importante per ridurre la probabilità (di per sè purtroppo elevata) di evento cardio-cerebrovascolare.
Ai fini terapeutici le società scientifiche indicano di adeguare innanzitutto il regime alimentare al fabbisogno stimato, soprattutto se messe in evidenza criticità sulla condotta alimentare, rinviando ad uno step successivo la valutazione della terapia farmacologica necessaria, secondo una gerarchia dettata dalla gravità del quadro clinico.
In conclusione, lo scopo del mio intervento grazie alle preziose Giornate della Salute, è proprio quello di fornire elementi possibilmente utili alla prevenzione delle malattie cardiovascolari scovando sia gli aspetti di eredofamiliarità su cui dare eventuali indicazioni alla continuità terapeutica territoriale oppure quelli legati alle necessarie correzioni dello stile di vita la cui efficacia andrà poi dimostrata perchè non ci si esponga nel tempo a quel carico ateromasico comunque responsabile di danno vasale.