Com’è noto, a marzo, con l’arrivo degli acconti IRPEF, i cittadini iniziano a vedere in busta paga gli effetti delle scelte fiscali adottate dalle amministrazioni locali. “A Pietrelcina – commenta il consigliere comunale e capogruppo di opposizione Alessio Scocca alla stampa – anche quest’anno l’amministrazione Mazzone ha deciso di confermare l’IRPEF comunale così come concepita lo scorso anno, con cui l’amministrazione comunale aveva aumentato l’aliquota IRPEF comunale allo 0,8% (per intenderci, il massimo consentito dalla legge), eliminando le fasce di reddito.
Ci saremmo aspettati un passo indietro – afferma Scocca – per rendere il sistema più equo. Invece, apprendiamo che nel prossimo Consiglio comunale l’amministrazione ha intenzione di sottoporci la conferma dell’attuale sistema anche per l’anno 2025. La scelta di eliminare gli scaglioni di reddito, applicando un’unica aliquota per tutti, è profondamente ingiusta e dettata dalla necessità di recuperare più risorse possibili. Questo significa che chi guadagna 8.000 euro l’anno paga la stessa percentuale di chi ne guadagna 50.000 o più.
Facciamo un esempio concreto: un cittadino con un reddito medio di 25.000 euro annui pagherà circa 200 euro all’anno di IRPEF comunale. Anche se non si tratta di cifre enormi, si sommano alla già altissima pressione fiscale che grava sulla Campania, una delle regioni con le aliquote IRPEF più alte d’Italia. Alla fine, tanti piccoli aumenti fanno una grande differenza, specialmente per chi ha redditi più bassi
Il problema però, che deve farci riflettere, è un altro: se queste risorse fossero impiegate per migliorare i servizi del nostro comune, potremmo comprenderne la necessità. Invece, la realtà è che si tratta dell’ennesima mossa disperata di questa amministrazione che, agendo come un commissario liquidatore, per finanziare la spesa corrente impone ulteriori tasse ai cittadini di Pietrelcina.
Perché devono essere i cittadini a pagare gli errori politici di chi ha amministrato il nostro comune negli ultimi anni?
Come gruppo di minoranza – conclude – chiederemo di tornare a un sistema di fasce di reddito, in modo da garantire una tassazione più equa e proporzionata. Non ci arrenderemo all’idea che Pietrelcina debba continuare a essere spremuta senza alcuna logica di giustizia sociale.”
