Di Roberto Fronzuti 

Milleduecento pazienti attendono l’esame istologico. Malati condannati dal Governoche non dà i soldi per la sanità

La situazione della sanità in Italia è a dir poco drammatica. La fondazione Gimbre, presieduta da Nino Cartabbellota, denuncia la mancanza di 5.500 medici di base; fra due anni andranno in pensione altri 7.300 dottori di famiglia. In tutto ne mancheranno all’appello 12.800. Il consiglio che possiamo dare ai nostri lettori è di tenersi ben stretto il proprio medico di base. Il rischio che ci troviamo di fronte è quello di un Servizio Sanitario Nazionale sempre più fragile, con milioni di cittadini che non avranno un’assistenza adeguata.

La situazione sul fronte delle prestazioni ambulatoriali è immutata rispetto alle nostre innumerevoli denunce; occorrono mesi e a volte anni, per eseguire un’ecografia o una Tac. Sul fronte ospedaliero siamo arrivati all’incredibile. Un ospedale che fa parte dall’Asl di Trapani ha un arretrato di 3.000 esami istologici da consegnare ai pazienti.
Questa grave situazione di malasanità è stata denunciata dall’onorevole Giorgio Mulè in un’interrogazione parlamentare, discussa col sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.

Senza il risultato dell’esame istologico è impossibile curarsi; quando arriverà potrebbe essere troppo tardi e rivelarsi fatale.

Una paziente siciliana, di 55 anni, che ha subito un intervento di isterectomia nel dicembre 2023, ha ricevuto l’esito istologico dopo nove mesi, solo a seguito di una lettera del legale, che ha rivelato un tumore diffuso con metastasi ai polmoni, ossa e fegato. La situazione è disperata e il marito si rivolge all’Istituto nazionale dei tumori di Milano, dove la moglie viene ricoverata.Abbiamo riportato il caso di uno fra 1200 pazienti, fra i tanti che da mesi attendono l’esame istologico, emerso solo per la possibilità economica della famiglia dell’ammalata, che ha potuto farsi curare a Milano, ma i più finiscono fra la totale indifferenza del Sistema Sanitario Nazionale.
Un cittadino ha denunciato in televisione di essere stato “parcheggiato” per cinque giorni sulla barella, prima di vedersi assegnato un posto letto all’ospedale Moscati.

Recentemente abbiamo riportato quanto accade in Abruzzo, con i pazienti che devono portarsi i medicinali da casa per essere curati.Andiamo veramente male; dobbiamo solo augurarci che le cose non peggiorino ulteriormente.

Di fronte a questa situazione a dir poco preoccupante, il governo deve fare qualcosa e smettere di sbandierare risultati da grande Paese, mentre la storia che abbiamo raccontato è di nazione da terzo mondo.

“Ladri di salute” è lo sfogo di un cittadino rivolto al SSN.

 

pH iStock senza royalty

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