“L’Autorità Nazionale Anticorruzione bastona l’Amministrazione Mastella su incarichi e consulenze per il Puc: il Comune ha frazionato l’appalto per procedere ad affidamenti diretti eludendo la gara”.
Così i consiglieri comunali di opposizione Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Francesco Farese, Floriana Fioretti, Giovanna Megna, Angelo Miceli, Luigi Diego Perifano, Vincenzo Sguera e Maria Letizia Varricchio commentano il provvedimento adottato dall’Anac e trasmesso nelle scorse settimane al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza del Comune di Benevento.
“Avevamo segnalato questa anomalia in Consiglio Comunale ma l’Amministrazione Mastella è rimasta sorda ai nostri rilievi – dichiarano gli esponenti di opposizione – ora interviene l’Anac che bacchetta l’operato illegittimo. Per la redazione del nuovo Puc erano stati conferiti otto incarichi con affidamento diretto e uno con procedura negoziata senza bando, per ben 331 mila euro. Per l’Anac però sono “riconducibili sostanzialmente ad un unico servizio tecnico”. Il Comune, in sostanza, avrebbe dovuto affidare gli incarichi non direttamente ma tramite una procedura che avrebbe garantito una maggiore concorrenza, trasparenza e par condicio.
Perché l’Amministrazione non ha consentito a tutti i tecnici di partecipare a bandi e ha preferito sceglierli in modo diretto e discrezionale senza gara pubblica? Anche questa volta sarà colpa di qualcun altro o si inventeranno qualche autorevole parere per contraddire perfino l’Anac?
Fino ad oggi questa Amministrazione per il nuovo Piano Urbanistico ha impegnato oltre 400.000 euro per incarichi e consulenze, ma ha cumulato solo ritardi e ora il quadro si completa con la batosta dell’Autorità Nazionale Anticorruzione”.
