A Firenze stamani nella prestigiosa cornice storica del caffè delle Giubbe Rosse (fondato nel 1897 e frequentato da Eugenio Montale, Dino Campana Elio Vittorini e numerosi altri artisti e scrittori) l’ onorevole Riccardo Magi, Presidente del Comitato Nazionale per il referendum sulla cittadinanza. ha lanciato la prima iniziativa della campagna referendaria.L’ appello è che si formino come è accaduto in Toscana in tutta Italia comitati per il SI a livello regionale, provinciale e comunale.La posta in gioco e’ molto semplice quanto rilevante: è una questione di civiltà.Se vinceranno i SI una persona di origini straniere che ha vissuto 5 anni in Italia potra’ iniziare le procedure per chiedere la cittadinanza italiana.Nel mondo di oggi dominato dalla velocità cinque anni sono un periodo persino troppo lungo.
Chi è regolare, ha la residenza, lavora e/o studia, paga le tasse e non ha commesso reati sino ad oggi purtroppo deve aspettare ben 10 anni per poter iniziare le lunghe e complesse pratiche burocratiche che spesso durano almeno altri 4 o 5 anni nell’incertezza e precarietà più assoluta.Ridurre a 5 anni è particolarmente importante non solo per i diretti interessati, ma per le loro famiglie e soprattutto per i bambini e i ragazzi nelle scuole; nella mia città parlano perfettamente fiorentino e tifano per la Fiorentina, ma non sono cittadini italiani, una discriminazione che non capiscono e di cui soffrono molto
Il Sindaco di Firenze Sara Funaro presente all’ incontro – insieme all’ Assessore Laura Sparavigna- ha illustrato le iniziative adottate dal Comune di Firenze in favore dello Ius Scholae, ma il progetto criticato duramente ieri dal Ministro della Pubblica Istruzione Valditara.
Valditara sullo Ius Scholae: ‘Prima l’integrazione’. Funaro risponde: ‘A Firenze nelle scuole ci lavoriamo da tempo’
Mancano due mesi o.poco più al voto e il referendum è avvolto nell’ assoluto silenzio della RAI, delle TV private e dei media. Esi tratta di un boicottaggio inaccettabile.Nell’ incontro di Firenze gli esponenti di numerose associazioni (COSPE, ARCI, OXFAM, CGIL e tante altre) si sono impegnate a costruire una rete di sensibilizzazione dei cittadini per impedire che (come è accaduto sin ora) il referendum sia avvolto nel silenzio e ignorato dall’ opinione pubblica.
La cittadinanza è il primo fondamento della libertà e della democrazia e chi si dichiara laico e liberdemocratico non può accettare che a scuola esistano alunni di serie A e di serie B. Non a caso in Germania inviare i figli degli immigrati in classi separate e ‘ uno dei cavalli di battaglia dei neonazisti della AFD.Il referendum rappresenta anche una sfida per tradurre in pratica la solidarietà ai migranti espressa dal mondo cattolico. Vedremo se e come la Chiesa – a partire dalle parrocchie – saprà mobilitarsi per le ragioni del SI…
L’ augurio, infine, è che il piu grande numero di lettori (comunque la pensino) sottolineino l” importanza del referendum imminente, un elemento di democrazia e di partecipazione diretta di cui l’ Italia in questo momento critico ha estremo bisogno.
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