Il Teatro San Marco di Benevento ha vibrato di emozione lo scorso 14 marzo, quando la Salzano Band ,con “Yes I Know” ( Pino Daniele Tribute Band), ha regalato al pubblico una serata densa di musica, passione e memoria. A dieci anni dalla scomparsa di Pino Daniele, il concerto è stato molto più di un semplice tributo: è stato un atto d’amore lucido e rispettoso, sorretto da una professionalità musicale rara e profondamente radicata.
Fin dalle prime note è stato chiaro che il progetto portato in scena da Alfredo Salzano e dalla sua band nasce da una conoscenza profonda dell’opera di Pino . Non si tratta solo di eseguire con precisione i brani più noti ( da Je so’ pazzo a Quando ) ma di comprenderne l’anima e restituirla con fedeltà e personalità. La Salzano Band non imita, interpreta. Non ricalca, rilegge. E lo fa con la sicurezza di chi ha alle spalle anni di esperienza e un’intesa musicale costruita nel tempo, capace di affrontare le sfumature complesse del linguaggio di Pino Daniele: un impasto di blues partenopeo, jazz raffinato e poesia urbana.
La voce di Antonello Palomba è intensa, controllata, carica di pathos ma mai retorica. Il suo timbro – pur non essendo una copia di quello originale – riesce a restituire l’emozione autentica di testi e melodie che appartengono ormai al patrimonio culturale collettivo. Ma è l’intera band a distinguersi per qualità e coesione: sezione ritmica impeccabile, chitarre raffinate, tastiere sempre misurate, in grado di evocare l’atmosfera dei dischi storici senza cadere nel calligrafismo.
Tra i momenti più sorprendenti della serata, l’ospitata di un giovane talento ,Antonio Anzovino,che ha saputo dare nuova energia ad alcuni brani reinterpretandoli in chiave rap. Il ragazzo , il cui nome merita di essere ricordato per la bravura e il rispetto dimostrato verso l’opera di Pino , ha saputo fondere il suo stile con l’impianto musicale della band in maniera armonica e originale, senza forzature. Le sue barre, intense e misurate, hanno creato un ponte generazionale che ha arricchito ulteriormente la performance, confermando quanto l’eredità di Pino Daniele sia ancora fertile e capace di dialogare con le nuove espressioni artistiche.
Il pubblico ha risposto con entusiasmo, in un crescendo di partecipazione che ha trasformato la serata in una sorta di rito collettivo. Non è mancata la commozione durante i momenti più intimi, così come l’energia travolgente nei brani più ritmati. La Salzano Band ha saputo gestire ogni transizione con maestria, dimostrando non solo talento musicale, ma anche un raro senso scenico.
In un panorama affollato di omaggi e tributi spesso improvvisati, la Salzano Band si distingue per rigore, autenticità e passione vera. Il concerto del 14 marzo è stato un esempio perfetto di come si possa celebrare un grande artista senza tradirne lo spirito, mantenendo sempre alta la qualità e l’integrità musicale. Un’esperienza che ha lasciato il segno e che merita di essere replicata, perché la memoria di Pino Daniele merita interpreti così: sinceri, preparati e profondamente legati alla sua musica.