Gorizia, 15 mar. (Adnkronos) – “Il conferimento di questo Premio è un monito per i tempi e le condizioni in cui versa oggi il mondo. Invece di rispettare l’ordino giuridico internazionale e le sue istituzioni che dovrebbero garantire la pace e la sicurezza, si fa largo la logica della forza bruta e della politica delle sfere di interesse. Sembra che non ci sia più nulla di sacro. L’Unione europea, la nostra patria comune, in queste circostanze si rileva debole, tuttavia questo non significa che non possa essere più forte. Il suo riscatto però non va ricercato nella replica di cattive abitudini e di cattive politiche, ma nello sviluppo e nel consolidamento con saggezza e perseveranza di ciò su cui è nata: la convivenza, la democrazia, i diritti umani, la libertà di parola e la tolleranza”. Lo ha affermato il presidente emerito della Slovenia, Borut Pahor , in occasione del conferimento del Premio ‘Santi Ilario e Taziano-Città di Gorizia’, insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“In un’epoca in cui il mondo si chiede se le controversie saranno risolte in modo pacifico o attraverso l’uso della forza -ha aggiunto parlando in italiano- è fondamentale che l’Europa unita si proponga come una comunità coesa, capace di tracciare la rotta di uno sviluppo coraggioso. Sarà molto difficile ma non dobbiamo arrenderci e non dobbiamo cedere alla disperazione, sarebbe come deludere i nostri figli e i nostri nipoti. Per esperienza storica sappiamo che sempre, anche nelle circostanze più difficili, è possibile trovare una via nobile, soprattutto se siamo guidati da nobili obiettivi. Mai come ora la fiducia in questa nostra capacità sarà altrettanto decisiva. Insieme, insieme ce la faremo”.
