L’ editoriale del Direttore Daniela Piesco 

L’8 e il 9 giugno 2025 gli italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi su cinque quesiti referendari che toccano temi cruciali per il presente e il futuro del Paese: la cittadinanza e il lavoro. A rendere ancora più significativo questo appuntamento è una novità attesa da tempo e finalmente realtà: il voto per i fuorisede. Un risultato importante, che ci rende felici in quanto L’Eco del Sannio, si è battuto per garantire il diritto di voto a tutti i cittadini, indipendentemente dalla propria condizione abitativa temporanea.

La battaglia per il voto fuorisede è stata lunga, fatta di appelli, articoli, campagne informative e pressioni istituzionali. In più occasioni L’Eco del Sannio ha denunciato l’ingiustizia che colpiva studenti, lavoratori e persone in cura lontano dalla propria residenza, costrette a rientrare a casa per votare, con un evidente disincentivo alla partecipazione democratica. Ora, grazie a una bozza emersa dopo il recente Consiglio dei Ministri, si profila un cambiamento concreto: potranno votare nel comune in cui sono domiciliati tutti coloro che, per motivi di studio, lavoro o salute, vivono da almeno tre mesi in una provincia diversa rispetto a quella di residenza. La richiesta dovrà essere presentata al proprio comune di residenza entro il 5 maggio, data che segna il termine ultimo per l’istanza.

Ma veniamo al cuore della consultazione di giugno

Il primo quesito riguarda la riforma della legge sulla cittadinanza. Oggi, una persona nata fuori dall’Unione Europea può chiedere la cittadinanza italiana solo dopo dieci anni di residenza ininterrotta nel Paese. Il referendum propone di dimezzare questo termine, portandolo a cinque anni. Una misura che avrebbe effetti significativi sull’inclusione e sull’integrazione di migliaia di persone che, pur vivendo stabilmente in Italia, non hanno ancora accesso alla piena cittadinanza.

Gli altri quattro quesiti riguardano il mondo del lavoro e propongono modifiche al sistema vigente in tema di licenziamenti, contratti a termine e sicurezza sul lavoro. Il primo mira a reintrodurre l’obbligo di reintegro per i lavoratori licenziati in modo illegittimo, superando l’attuale previsione che consente alle aziende di limitarsi al solo risarcimento economico. Il secondo vuole eliminare il tetto massimo al risarcimento per i licenziamenti nelle aziende di piccole dimensioni, lasciando al giudice la valutazione caso per caso dell’entità dell’indennizzo. Il terzo quesito punta a contrastare l’abuso dei contratti a termine: oggi un datore di lavoro può rinnovare più volte un contratto a tempo determinato senza dover necessariamente assumere a tempo indeterminato; la proposta referendaria prevede di limitare questa possibilità solo ad alcuni casi eccezionali, imponendo quindi un’assunzione stabile dopo un certo numero di rinnovi.

Il quarto e ultimo quesito si occupa della responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro nei casi di appalto. Se oggi la responsabilità per un infortunio grava esclusivamente sull’azienda appaltatrice (quella che materialmente assume il lavoratore), il referendum propone di estenderla anche all’azienda committente, cioè quella che ha affidato l’appalto. In questo modo, anche le grandi imprese che si avvalgono di ditte esterne dovrebbero rispondere della sicurezza di chi opera nei loro ambienti o per conto loro.

Questi cinque quesiti non solo intervengono su norme fondamentali della vita sociale e lavorativa del Paese, ma sollecitano un dibattito più ampio sulla partecipazione democratica e sui diritti. Il fatto che, finalmente, sarà garantito il voto ai fuorisede aggiunge un valore simbolico e pratico di grande rilievo a questa tornata referendaria. È una conquista di civiltà, che dà voce a milioni di cittadini troppo a lungo esclusi dal voto per mere ragioni logistiche.

In un momento in cui la fiducia nelle istituzioni e nella politica attraversa fasi complesse, la possibilità di decidere direttamente su questioni così concrete rappresenta un’occasione da non sprecare. L’Eco del Sannio continuerà a seguire passo dopo passo l’evolversi della situazione, con approfondimenti, interviste e dossier, fedele alla sua missione di informare con rigore e passione i cittadini del Sannio e di tutta Italia.

 

pH Pixabay senza royalty

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.