La recensione del Direttore Daniela Piesco

Sono stato invitata con grande onore alla presentazione di Socr’Arte, un evento straordinario che ha visto protagoniste le opere di Alfredo Verdile, che ho avuto il privilegio di recensire, e di Vincenzo Marsico, due artisti capaci di trasformare la materia in emozione.

Un ringraziamento speciale va al professor Mario Iadanza, che con grande sensibilità ci ha concesso di realizzare questo incontro in un luogo prezioso e ricco di significato: il Museo Diocesano di Benevento. Una vera rarità, che ha dato a questo momento culturale una cornice unica e suggestiva.

Oggi, però, non voglio soffermarmi sulla mia presentazione dell’opera di Verdile – per quanto sia stata per me un autentico onore – ma desidero condividere con voi una poesia che mi ha profondamente colpito: “Antidoto” di Francesca Castaldo, di cui offro una mia interpretazione, in punta di piedi, con umiltà e con il cuore.

“Antidoto” è un grido, un atto di resistenza poetica contro la brutalità del mondo. Francesca Castaldo ci trascina tra le rovine di un’umanità ferita, dove la guerra è onnipresente, le mine dilaniano i corpi e la miseria piega le vite innocenti. Non c’è pace nei versi iniziali: solo dolore, crudeltà e intolleranza che esplodono come bombe nell’anima.

Ma in questo deserto morale, tra le macerie, s’intravede ancora la bellezza: resti d’arte antica e “effigi eterne” che non sono solo opere d’arte, ma simboli viventi di una Fede che resiste. Una speranza che sembra perduta, ma che ancora grida – forte – nel silenzio assordante dell’indifferenza.

La poesia ci dice che l’umanità ha un antidoto. Non è una cura facile o immediata, non è un farmaco chimico: è la Speranza, una forza spirituale e luminosa, che nasce dalla Fede nel bene, nel rispetto, nella misericordia. Non una speranza passiva, ma un’energia che “deflagra come bomba”, non per distruggere, ma per illuminare le tenebre.

Le ultime parole sono il cuore pulsante di questo testo:

“La Speranza non delude.”

È un’affermazione semplice ma potente. In un mondo che tradisce, ferisce e dimentica, la Speranza è l’unica promessa che mantiene. È la forza che ci permette di continuare a credere, a lottare, ad amare, nonostante tutto.

Condividere quest’arte è necessario. Perché Antidoto non è solo una poesia: è una preghiera laica, una bandiera per chi ancora crede che la bellezza possa salvare il mondo. Francesca Castaldo ci invita a non chiudere gli occhi, a non anestetizzare il cuore. E ci dona uno strumento potente per resistere: la parola, quando si fa verità, denuncia, amore.

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