È facile montare a cavallo del potere, drogando l’umanità con “le parole che piacciono” direbbe Baudelaire, ma poi rischi di finire disarcionato, se invece di perequare la ricchezza per salvare i poveri, usi il potere per affamare chi non ha e ingrassare chi ha.
Chi volesse fare politica sul serio,  dovrebbe marchiarsi a fuoco nel cervello questa frase dialettale che in italiano è giusto tradurre così:
chi mi nutre considero padre“.
La massa dei cittadini bisognosi considera con rispetto “PADRE“, qualunque potente o padrone può sfamarla. Perciò la politica conserva il potere autonomo di governare fino a quando si dimostra capace di dare a chi non ha. Producendo giustizia sociale per la maggioranza dei cittadini, produce consenso e potere per sé.
Ma se la crescita del debito pubblico e il calo della produttività economica e dei tributi, costringono i governanti ad elemosinare o a stendere la mano per prendere, non c’è potere giuridico o culturale che possa salvarli.
Luigi XVI e consorte ci rimisero la vita quando incominciarono ad allungare troppo la mano tributaria, mettendo a rischio la vita dei sudditi e i privilegi dei Nobili.
Insomma, giusto per capirci, esercitare il potere tributario solo per prendere denaro e restituire ingiustizia sociale è maledettamente pericoloso. I poteri culturali, giuridici e finanziari sono poteri finti, promettono utile ma creano danno. E il danno alla lunga si paga o si sana subendo o scatenando una guerra civile o mondiale.
Fino a quando nei popoli, la maggioranza dei cittadini è stata di contadini, pastori, pescatori, boscaioli e artigiani ignoranti, è stato giusto imputare al “Governo ladro” tutte le responsabilità per i guasti del sistema, pioggia compresa.
Ma da oltre mezzo secolo, le classi sociali italiane ignoranti si sono ridotte all’osso grazie a l’istruzione e a l’informazione.
Ma le piogge crescenti di mal governo e sfascio a 360 gradi continuano ad essere imputate al “governo ladro o al meglio incapace”, mentre i peggiori cleptomani hanno residenza stabile nel mondo della cultura, burocrazia, professioni, mercato e finanza. E sono Intoccabili perché rubano nel rispetto delle leggi che in quanto maggioranza si sono auto confezionati.
Sono i burattinai occulti che tirano i fili al governo, e poi lo fanno passare per ladro o incapace, scaricando facilmente sul potere esecutivo le mostruosità delle classi sociali istruite e agiate (i “Nobili” delle democrazie) che dettano legge e tengono banco nel mondo culturale, economico, finanziario e nella burocrazia corrotta.
I popoli devono affrettarsi a cambiare bussola. Il governo ladro è diventato il capro espiatorio di tutte le bestialità della Cultura e del mercato. Prima ci convinciamo meglio sarà per tutti.
La premier Meloni sa destreggiarsi bene con le parole che piacciono. Ma il vero potere non è più a Palazzo Chigi è traslocato almeno da mezzo secolo nelle università, nelle professioni, nelle multinazionali e nel il mondo finanziario.
Ve la Immaginate voi la Meloni convinta guerrafondaia in una Italia che ha ripudiato la guerra. Io non credo che sia convinta, ma deve stare al gioco perché in Italia le industrie di armi hanno bisogno di vendere per continuare a produrre, per non licenziare e fallire.
In America il potere economico di Elon Musk oscura il potere politico di Trump, perché il primo può seminare dollari dall’elicottero, mentre il secondo, da governante, è costretto ad allungare la mano tributaria per prendere prima di aver dato.
Quindi rassegniamoci, il reale potere esecutivo lo ha soltanto chi può distribuire sapere, salari e mutui.
I premier delle democrazie UE super indebitate, questo privilegio non lo hanno più. Allungano la mano vuota per prendere poiché hanno sempre un drammatico bisogno di reperire risorse finanziarie (la BCE le distribuisce come fossero collirio). E sono fregati. Perché i popoli vanno tassati solo dopo averli resi produttivi o aiutati almeno a sopravvivere; altrimenti la devastazione del sistema sociale e il rischio di default per lo Stato, restano sempre dietro l’angolo.

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