Roma, 24 mar. (Adnkronos) – Mercoledì mattina è fissato il voto alla Camera sulla mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. E’ passato un mese esatto dalla discussione generale sulla mozione presentata da Pd, M5S, Avs, Iv e Più Europa dopo la vicenda del torturatore libico Almasri: arrestato, rilasciato e riportato con volo di Stato in Libia.
A un mese di distanza, l’attenzione mediatica sul caso è inevitabilmente calata ma le opposizioni si apprestano a ribadire la sfiducia al Guardasigilli per “la liberazione di un omicida, torturatore e stupratore come Almasri”, una “pagina oscura della storia repubblicana di cui anche lei, ministro Nordio, è responsabile”, aveva detto in aula in discussione generale Federico Giannassi del Pd.
Una responsabilità, secondo le opposizioni, confermata nell’informativa che il ministro tenne in Parlamento e nella quale, sostengono, il Guardasigilli si sarebbe “clamorosamente contraddetto”. Lei, ha detto in aula Federico Cafiero De Raho dei 5 Stelle, “non dando seguito al mandato d’arresto internazionale non ha osservato la Costituzione, non ha osservato la legge”. Azione pur condividendo la critica sull’operato di Nordio, non voterà la mozione di sfiducia in quanto ritiene lo strumento “inutile”, come ha spiegato più volte Carlo Calenda.
