Roma, 27 mar (Adnkronos) – “Continua il nostro percorso di rilancio economico e politico del Partito: la Direzione nazionale di oggi è stata una tappa importante di questo percorso. È stato approvato il nuovo Regolamento finanziario dopo 17 anni dal precedente ed è stato stabilito che una parte importante del 2×1000 sia di diritto dei territori”. Lo annuncia il tesoriere del Pd, il senatore Michele Fina.
“Prosegue quindi il nostro lavoro di crescita corale del Pd, a tutti i livelli. Il rispetto delle regole e il richiamo a tutti gli eletti ad un contributo regolare, così come il lavoro sulla ricollocazione del personale, ha dato in due anni grandi frutti. Insieme a questo, l’importante attività sul 2×1000 entra da oggi, con il nuovo regolamento, finalmente in una nuova fase -spiega Fina-. Se nei due anni precedenti siamo riusciti a raggiungere il nostro record storico con oltre 10 milioni di contributi, aumentando di circa 3 milioni l’ammontare che nel 2023 era di circa sette milioni complessivi, ora puntiamo ad un’ulteriore crescita, stabilendo appunto un contributo strutturale e non solo episodico ai territori”.
“Proveremo a farlo continuando a rafforzare la sinergia con le nostre articolazioni territoriali che quest’anno hanno ricevuto circa 2 milioni da destinare alle iniziative politiche, alla patrimonializzazione e alla risoluzione di problemi strutturali dei partiti locali”, dice ancora il senatore dem.
(Adnkronos) – “Dall’anno in corso i patti di collaborazione prevederanno una compartecipazione all’incremento del 2×1000 di federazioni provinciali e regionali, convinti che tale incentivo possa ulteriormente ampliare la platea dei contribuenti che sceglieranno il Pd”, prosegue Fina.
“Nel 2024 sono state oltre 620mila le opzioni delle contribuenti e dei contribuenti: ora puntiamo ad avvicinarci quanto più possibile al milione di contribuenti. Tale circostanza ci consentirebbe di aumentare in modo considerevole le risorse a disposizione della nostra comunità politica. Sarebbe un importante contributo alla democrazia e alla libertà politica, in un modo nel quale la soverchiante forza economica di alcuni multimiliardari delle big tech e non solo, a sostegno delle destre mondiali, rischia di inquinare il confronto politico e l’ordinario funzionamento della nostra democrazia”, dice ancora l’esponente dem.
“Noi preferiamo un finanziamento che raccolga poco da molti e rifiuti il molto da pochi, che parta dal basso: così vogliamo continuare a sostenere il nostro lavoro e la nostra iniziativa nazionale e territoriale”, conclude il tesoriere del Pd.
