Roma, 7 apr. (Adnkronos) – “Le borse sono ancora oggi in crollo drammatico, una situazione peggiore perfino dei momenti più bui del Covid. Migliaia di aziende e posti di lavoro sono a rischio, ma il governo Meloni continua ad essere diviso, a restare in silenzio e non dare alcun segnale di comprendere la pericolosità di questa fase. Un atteggiamento gravissimo, frutto di impreparazione e di un inaccettabile vassallaggio nei confronti del presidente Trump”. Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche UE alla Camera, a margine della conferenza stampa di presentazione del neo eletto presidente della Provincia di Salerno.
“I mercati stanno reagendo ai dazi imposti dall’amministrazione Usa ma anche all’assoluta imprevedibilità e instabilità di una presidenza inadeguata e pericolosa. Mentre i governi di mezza Europa si attrezzano per far fronte a una vera e propria emergenza, il nostro esecutivo continua a dire che va tutto bene. Si rendono conto che con il loro alleato americano stanno mettendo seriamente a rischio la tenuta economica e sociale del nostro Paese, in particolare nel Mezzogiorno? È incredibile come si sia arrivati impreparati a questo passaggio così cruciale. È incredibile l’assenza di una reazione forte, chiara, efficace, in difesa del nostro sistema produttivo, delle nostre imprese, della nostra economia, sia a livello nazionale sia soprattutto a Bruxelles con i partner europei”.
“Il governo Meloni – prosegue De Luca – sembra l’orchestra del Titanic: continua a suonare la stessa litania rassicurante, mentre la nave affonda. Si afferma che non ci saranno impatti, ma la realtà dice il contrario: siamo di fronte a una crisi gravissima, che può causare il fallimento di migliaia di aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro. Bisogna agire con strumenti nazionali come in Spagna e soprattutto con misure decise e tempestive a livello europeo insieme con gli Stati membri. È davvero il paradosso dei sovranisti: a parole difendono l’Italia, nei fatti danneggiano gravemente gli interessi del nostro Paese”, conclude Piero De Luca.
