E’ una partenza o un arrivo
E’ un rientro o una nuova meta.
Ogni viaggio ti lascia dentro qualcosa, ti arricchisce di qualcosa, ma fa perdere anche qualcosa.
Spesso i miei viaggi li definisco i viaggi “da casa a casa”. Dalla casa e dai luoghi di nascita e dell’adolescenza del Sud, verso la casa creatami al Nord. In ognuno di questi viaggi Sud/Nord ci sono lacrime e sorrisi. Le lacrime di volti rugosi scavati nel tempo al Sud, i sorrisi di una famiglia pronta a riaccogliermi al Nord. E fra le lacrime ed i sorrisi ci sono io con la mia moltitudine di emozioni, il mio mix di sensazioni tristi e gioiose. E’ buffo che in ogni viaggio non sappia mai cosa prevalga. Resto sospeso in un limbo di incertezza emotiva difficile da spiegare e comprendere.
Ed intanto passano i giorni, i mesi, gli anni.
Un giorno, spero lontano, forse questi viaggi finiranno, per ora mi restano due forti momenti che gusto sempre con tanta voglia. A sud il profumo mattutino del caffè fatto con la moka proprio come cantava Pino Daniele nel brano “Gesù Gesu’ “( io Nun m’arricord cchiu’ si stevm bbuon, cu l’addore do ccafe’ pe tutt’ a casa), al Nord gli occhi di moglie e figli che quotidianamente si aprono sul nuovo giorno dandomi il buongiorno.
Partire (dal Sud) è un po’ morire? Forse. Tornare (al Nord) è un po’ rinascere, ricominciare, riannodare il filo di una quotidianità che, fortunatamente per ora, posso di tanto in tanto ancora interrompere.
In fondo viaggiare è come navigare. Partire da una spiaggia per arrivare ad un’altra; ciò che conta e attraversare bene il mare che c’è in mezzo.
Denny