“La proposta tecnica di perimetrazione e zonizzazione dell’istituendo Parco Nazionale del Matese, corredata dalla relativa proposta di misure di salvaguardia, elaborata dall’Ispra, e trasmessa al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Strategica è penalizzante per numerose attività produttive. È indispensabile trovare una soluzione che contempli la tutela e la valorizzazione del Parco Nazionale del Matese con uno sviluppo economico sostenibile e concreto per il nostro territorio”. A dirlo è Luigi Barone, responsabile Enti Locali della Lega Salvini Premier in Campania. “Comprendo bene che i tempi siano alquanto stretti ma sarebbe molto utile per i tecnici dell’Ispra fare un sopralluogo per rendersi conto che ci sono aree di alcuni comuni, come ad esempio Pontelandolfo, Morcone e San Lupo, a forte vocazione estrattiva, inserite nella perimetrazione nonostante il Prae della Campania abbia individuato quei territori quali area di riserva estrattiva di materiale calcareo”, aggiunge Barone che prosegue: “E’ evidente che la proposta di perimetrazione non tiene conto della pianificazione esistente in quanto include all’interno del Parco l’intera area di riserva calcarea e finanche l’area già oggetto di autorizzazione estrattiva”. Per Barone, poi, “è lo stesso Ispra a classificare queste aree non ‘di rilevante interesse naturalistico e paesaggistico’ in quanto non le ha ricomprese nella zona 1. Dunque, sarebbe il caso di espungere queste aree, che rappresentano il 2% del territorio del costituendo Parco, dalla perimetrazione per evitare danni allo sviluppo economico e industriale di alcuni territori. È necessario che nelle misure di salvaguardia vengano considerate le attività produttive già in essere e con autorizzazioni vigenti, diversamente si rischierebbero non solo danni all’economia ma anche numerosi ricorsi”. Il dirigente della Lega, poi, aggiunge: “D’altra parte, considerando le importanti opere strategiche in corso di realizzazione o da avviarsi a breve nel Sannio, Alta capacità Napoli-Bari, raddoppio Telesina e lavori per la diga di Campolattaro, l’inclusione di alcune aree nel Parco determinerebbe un ostacolo, se non addirittura un impedimento, per lo sviluppo economico del territorio provinciale e regionale”, afferma ancora Barone che conclude: “E’ chiaro che come Lega seguiremo con attenzione la problematica Parco del Matese garantendo sempre la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio senza però danneggiare lo sviluppo economico”.