Un gruppo di studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “G.B. Lucarelli” di Benevento, diretto dal Dirigente Scolastico Prof. Giovanni Marro, nell’ambito del percorso didattico interdisciplinare A Scuola di Open Coesione, ha condotto un monitoraggio civico su un intervento pubblico, finanziato con fondi FESR, con l’obiettivo di verificare come le politiche pubbliche intervengono per migliorare la qualità della vita nel contesto locale, in particolare in tema di inclusione e di disabilità.
Gli studenti delle classi 3IA, 3TLA, 3CSA e 3ATA, guidati da alcuni docenti dell’Istituto e da esperti del Centro Europe Direct di Caserta e dell’ISTAT, hanno scelto, sulla base delle informazioni pubblicate sul sito di Opencoesione, il progetto di ristrutturazione della “Casa di Jonas” del quartiere Pacevecchia di Benevento, un edificio destinato a poliambulatori e servizi assistenziali per persone con disabilità e malati di Alzheimer, rientrante nel Programma Integrato Città Sostenibile (P.I.C.S.), inserito nel PO FESR Campania 2014-2020.
La scelta di analizzare il tema dell’inclusione è nata a scuola per aiutare Mario, Alberta e Carlo (puri nomi di fantasia), compagni di classe più fragili, ed è in linea con quell’approccio disability friendly dell’Istituto, da cui nasce anche la sperimentazione di percorsi di formazione e lavoro per soggetti con disturbo dello spettro autistico, come il progetto J.O.L.Y. (Job Opportunities for Autistics Reskilling), finanziato dalla Regione Campania e di cui l’ITI Lucarelli è partner insieme al Comune di Benevento, all’Asl, all’Unisannio e a soggetti privati del territorio.
Dopo aver intervistato esponenti e progettisti dell’amministrazione comunale, associazioni locali del Terzo settore, analizzati i dati Istat sulla disabilità in Campania, gli studenti hanno messo in luce ritardi e criticità nell’esecuzione dei lavori di ristrutturazione della Casa di Jonas, iniziati nel 2020 e rallentati dalla pandemia, ma hanno anche sottolineato l’urgenza di strutture adeguate che possano supportare le persone con disabilità. Dall’indagine è emerso che la Casa di Jonas risulta ancora incompleta ed utilizzata solo in parte, nonostante una spesa già sostenuta di oltre 1.500.000 Euro. Infatti, la struttura, al momento, ospita solo alcuni uffici del presidio di Neuropsichiatria infantile dell’ASL, mentre l’implementazione di servizi di telemedicina e riabilitazione a distanza, che pure erano inizialmente previsti, a causa della mancanza di fondi e delle difficoltà burocratiche, è ferma.
Secondo il sito Opencoesione, nella programmazione comunitaria 2021-2027 non sono previsti ulteriori investimenti per completare il progetto, per cui le persone con disabilità resterebbero senza questo punto di riferimento essenziale. In particolare, alcune associazioni di genitori di bambini con disabilità hanno denunciato il mancato coinvolgimento nell’utilizzazione dell’edificio. Eppure, i dati statistici evidenziano un aumento del numero di persone con disabilità nel territorio sannita, con un incremento dei casi di autismo.
Il team JonasUs dell’ITI Lucarelli, alla luce del monitoraggio civico e nell’intento di realizzare un’opera di sensibilizzazione della cittadinanza, anche con l’obiettivo di contribuire a completare la Casa di Jonas e di promuovere la creazione di un percorso ludico creativo nella vicina Villa dei Papi, ha contattato l’associazione “Dynamo “Camp”, l’impresa sociale “I bambini delle Fate”, l’APS “Insieme per” e la Fondazione “Rachelina Ambrosini”, enti che potrebbero sposare il sogno di aiutare persone come i nostri compagni, grazie ai quali il progetto di ricerca è partito.
È per questo che il team intende lanciare la proposta di organizzare un evento di crowdfunding tra la cittadinanza: una grande festa nel periodo estivo all’interno di Villa dei Papi, magari anche con il patrocinio del Comune di Benevento e con la presenza delle associazioni che si occupano di disabilità, affinché queste ultime possano promuovere la loro attività e i loro prodotti.
Gli studenti hanno compreso che solo grazie all’impegno di scuola, associazioni e cittadini, un progetto di solidarietà e inclusione sociale può prendere forma e divenire realtà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.