Prosegue il percorso del Partito Democratico verso la conferenza programmatica dedicata alle aree interne. Questa mattina, nella sede cittadina del partito, sono stati presentati i tavoli tematici che guideranno il confronto nei prossimi mesi.
Ad aprire i lavori è stato il Segretario cittadino, che ha annunciato, in collaborazione con la segreteria provinciale, l’istituzione di una scuola di formazione politica a partire da luglio. Un progetto che punta a rafforzare le competenze e la partecipazione dei giovani e degli amministratori locali.
Numerosi i temi al centro del dibattito: dagli scenari geopolitici globali all’autonomia differenziata, passando per sanità, economia circolare, transizione ecologica e digitale, welfare, politiche sociali e PNRR.
 
La capogruppo PD in Consiglio comunale, Floriana Fioretti, ha illustrato le sette macro-aree tracciate dalla segretaria nazionale Elly Schlein: Next Generation EU, autonomia differenziata, cura delle comunità, diritto all’abitare, lavoro, nuovo piano industriale ed emergenza climatica. “Vogliamo fare della nuova sede del PD uno spazio aperto di confronto e proposta – ha dichiarato Fioretti – su temi chiave come scuola, sanità, ambiente, fisco e giustizia, per costruire un’alternativa di governo credibile.”
Nel corso dell’incontro si è fatto anche il punto sull’attività consiliare. Tra le criticità segnalate: errori nella definizione delle tariffe TARI e la qualità discutibile di alcuni interventi pubblici, come i progetti per piazza Piano di Corte e piazza Cardinal Pacca. Nei prossimi mesi, il partito approfondirà questioni come edilizia scolastica, stazione ferroviaria, distretti commerciali e gestione dei parchi urbani.
La tappa di Benevento si inserisce in un percorso più ampio che sta coinvolgendo il PD in diverse regioni italiane. In Umbria, con la conferenza “Arché”, sono stati prodotti sei documenti tematici, mentre in Abruzzo si è discusso di welfare, ambiente, lavoro e riorganizzazione del partito. In Puglia, la conferenza si è aperta a gennaio a Brindisi, con il coinvolgimento di amministratori locali, sindacati, associazioni e università.
L’iniziativa mira a rimettere al centro il tema delle aree interne, spesso marginalizzate nel dibattito nazionale, e a costruire strategie condivise per uno sviluppo equo e sostenibile dei territori.

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