Roma, 15 apr. (Adnkronos/Labitalia) – “La riforma tributaria è imponente e molto ambiziosa, ma ha dovuto far conto con un obiettivo sfidante: essere una riforma a saldi zero. È intervenuta sui principi del sistema, più che su specifiche fattispecie. Alcuni degli interventi più significativi sono quelli tra il rapporto fisco e contribuente, il contenzioso tributario, l’intervento sullo statuto dei diritti del contribuente e le sanzioni tributarie. Sono tutti interventi a costo zero, che hanno innovato profondamente il nostro sistema”. Sono le parole di Giacomo Albano, partner business tax services, EY studio legale tributario, in occasione dell’evento ‘Ey Tax Update 2025 – Riforma fiscale: sfide e opportunità per le imprese’.
Durante i lavori si è discusso dei cambiamenti nel rapporto tra fisco e contribuente, della riforma iva, della riforma doganale e delle implicazioni fiscali delle operazioni straordinarie. Sono stati inoltre presi in analisi i recenti trend delle verifiche fiscali a livello domestico e internazionale.
Albano, poi, illustra possibili vincoli di bilancio che potrebbero creare delle criticità: “Ci sono stati e ci sono tuttora e hanno limitato fortemente l’intervento del legislatore sugli aspetti più sostanziali della riforma, più di impatto sul gettito. La riforma Ires è stata limitata negli effetti e un modulo sull’Irap, molto atteso dalle imprese, probabilmente non vedrà seguito”, continua. Infine, Albano conclude parlando dei possibili provvedimenti o decreti correttivi che saranno attuati nei prossimi mesi: “C’è molta attesa sul decreto attuativo dell’Iva, parte importante della riforma, che finora è rimasta in secondo piano e che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi. Poi, ci sono una serie di decreti correttivi. dei decreti già emanati, a partire dalla fiscalità internazionale, il Pillar 2 e la normativa Cfc, ma ci sono anche alcuni aspetti che non verranno attuati, su cui ci si attendeva un intervento del legislatore, che, però, non ci sarà”.

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