di Roberto Fronzuti Direttore dell’ Eco di Milano e Provincia
Lo scenario interna zionale presenta motivi di grande preoccupazione, per le guerra in atto fra la Russia, nazione occupante, e l’Ucraina. Drammatica è anche la situazione di Gaza, dove Israele sta consumando un genocidio, distrug gendo l’intero popolo palestinese. Questi sono i principali conflitti in atto sul Pianeta, ma ci sono tante altre guerre dimenticate che non occupano le prime pagine dei giornali.
La politica dei dazi di Trump ha scatenato il panico nel mondo e provocato la caduta delle borse di tutti i grandi Paesi. Una follia quella di Trump, di imporre dazi del 20% che destabilizzano le nazioni, con la conseguente diminuzione delle stime di crescita del Pil dell’economia mondiale e l’aumento del costo della vita; un vero disastro!
In un contesto di grande preoccupazione che grava ovunque, si inserisce la caduta di stile di Donald Trump, che arriva ad affermare che tutti i capi di Stato fanno il turno per “baciargli il culo”. È nota la scelta di Trump di abbandonare la via democratica nella lotta politica, dopo l’assalto dei suoi seguaci al Parlamento Usa e la grazia concessa dal presidente, al manipolo di delinquenti che hanno dissacrato il tempio della democrazia americana. Le persone che hanno votato Trump sono consapevoli del fatto che l’attuale presidente degli Stati Uniti è stato condannato per stupro, bancarotta e inquisito per attentato alla costituzione. La consapevolezza della deriva, imboccata dall’elettorato americano che ha votato Trump, prescinde dalla moralità e ne fa solo una questione economica nella speranza che il capo della Casa Bianca, con le sue “trampate”, possa migliorare la loro condizione economica; si tratta di una squallida scelta da parte degli elettori di quella che era una grande democrazia.
In tutto questo sconsolato panorama, campeggia la caduta di stile di Trump che ha un modo di esprimersi di una volgarità unica, usando un linguaggio universalmente condannato e rendendosi responsabile di episodi da villano alla Casa Bianca, umiliando Zelensky, capo di stato dell’eroico popolo ucraino.
Trump è in preda al delirio di onnipotenza; non è il primo della storia ad esserne colpito. E’ qualcosa che accomuna i dittatori.
Venendo a noi, all’Italia, è grave che il presidente del Consiglio Meloni e il suo vice Salvini non abbiano condannato Trump. Il loro atteggiamento tollerante finisce per avallare una politica vergognosa che mortifica l’Italia.
Essere gentiluomini, comportarsi in modo signorile, essere rispettosi verso gli altri, per il presidente Usa sono cose risibili. La verità è che Trump vuole distruggere la nostra civiltà e con essa la democrazia che tanti Paesi hanno conquistato con i sacrifici e con le lotte, in nome della giustizia sociale e dell’eguaglianza.
Sia ben chiaro, il governo italiano e la politica italiana in generale, se non contrasteranno con forza l’inquilino della Casa Bianca, saranno condannati dalla storia e si porteranno dietro la colpa di non aver reagito, compresa la responsabilità per il disastro economico in atto.
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