“La decisione della Regione Campania di declassare la Stroke Unit dell’Ospedale San Pio,  è l’ennesima dimostrazione di come la sanità nel Sannio venga trattata con disinteresse. Questo declassamento è un atto politico che ridurrà i servizi cruciali per i nostri cittadini, che saranno destinato a ospedali più lontani come Avellino o Caserta per ricevere le cure necessarie in caso di ictus. Una situazione vergognosa e inaccettabile”.
È quanto afferma in una nota il Coordinatore cittadino di Benevento di Fratelli d’Italia, Francesco Mazzini.
“Già abbiamo visto, purtroppo, nel corso degli ultimi anni la continua riduzione dei servizi offerti dall’Ospedale San Pio, nonostante i tentativi di mascherare il fenomeno con la realizzazione di nuove opere infrastrutturali e di certo le inaugurazioni di progetti futuri, come la stazione ferroviaria Appia priva di treni o l’annunciato nuovo Pronto Soccorso, non riescono a celare la fase involutiva che sta attraversando il nostro nosocomio.
E pensare che proprio il Piano Regionale della Sanità – prosegue Mazzini – stilato dal Commissario ad acta Vincenzo De Luca con il decreto n. 8 del febbraio 2018, ha delineato la competizione territoriale all’interno della Macro Area Avellino/Benevento, mettendo in evidenza le disuguaglianze che stanno penalizzando il nostro territorio. Un esempio evidente è la recente Delibera della Giunta Regionale n. 421 del 6 agosto 2024, con cui si declassa la Stroke Unit dell’Ospedale San Pio al primo livello, equiparandola a quella del Presidio Ospedaliero di Ariano Irpino e trasformandola in una struttura satellite dell’Hub di Avellino.
Quello che rende questa decisione ancora più grave – insiste l’esponente meloniano – è che, tra tutte le Stroke Unit di primo livello, quella del San Pio è l’unica collocata all’interno di un DEA di secondo livello, mentre tutte le altre si trovano in presidi ospedalieri di livello inferiore, rendendo di fatto l’Ospedale San Pio di Benevento l’unico DEA di II livello in Campania ad essere così palesemente depotenziato e andando a compromettere un servizio essenziale per garantire interventi tempestivi e adeguati nell’ambito dell’emergenza/urgenza, come è tipico per un Hub della rete ictus situato in un DEA di II livello. Questo è il risultato delle politiche del “Governatore” De Luca, del PD e di quelli che lo hanno sostenuto negli ultimi anni, che hanno avuto come unica conseguenza il progressivo indebolimento della sanità nel Sannio.
L’incapacità di rispettare gli impegni presi con la comunità sannita, attraverso interventi previsti e programmati ma mai realizzati, rappresenta un’offesa profonda alla dignità dell’intero territorio. Decreti come il n. 41 del 2019, privi di adeguata copertura economico-finanziaria, non hanno fatto altro che alimentare una sanità che esiste solo sulla carta, relegata al mondo delle promesse mai mantenute o a mera propaganda elettorale.
Se analizziamo la situazione sanitaria del Sannio, poi, la demedicalizzazione delle ambulanze nel servizio 118 è un’altra chiara dimostrazione del depotenziamento qualitativo dei servizi sanitari, dando prova che la garanzia del rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per il Sannio sembra sempre più un’illusione, mentre le analisi dell’AGENAS sulla qualità dei servizi sanitari in Campania restituiscono un’immagine desolante di un sistema che non è in grado di soddisfare le legittime aspettative dei cittadini.
Il diritto alla salute va difeso, sempre e comunque, senza compromessi né può essere oggetto di scambi politici o interessi di parte. Per questo – chiosa – è gravissimo che la Conferenza dei sindaci presieduta dal Sindaco di Benevento, che dovrebbe essere l’organismo deputato alla difesa del diritto alla salute di un territorio, è del tutto assente in questa fase di emergenza sanitaria.
Per questo – conclude – il ripristino della piena operatività dell’Ospedale San Pio sarà al centro delle nostre priorità. Servizi sanitari di qualità sono una condizione imprescindibile per garantire la crescita armonica e lo sviluppo solido del nostro territorio”.

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