Washington, 18 apr. (Adnkronos) – “Questi colloqui sul nucleare non porteranno la pace in Medio Oriente. Questo regime non negozia in buona fede. Usa la diplomazia come tattica per guadagnare tempo, allentare la pressione e rafforzare la sua presa sul potere”. Lo dichiara – riferendosi all’incontro di domani a Roma tra Stati Uniti e Iran – Reza Pahlavi, il figlio maggiore dell’ultimo Scià Mohammad Reza Pahlavi.
“Per quanto con buone intenzioni – prosegue la dichiarazione – questi colloqui sul nucleare daranno una mano a una dittatura in rovina e prolungheranno la sua esportazione di terrore e caos. La Repubblica Islamica è al suo punto più debole degli ultimi 46 anni. La sua leadership è frammentata. La sua economia è in caduta libera. Il suo popolo è in crescita. Solo nelle ultime settimane, le proteste sono scoppiate di nuovo in tutto il Paese. Il cambiamento è già in atto. Non è il momento di salvare un regime morente. Esorto gli Stati Uniti e i loro alleati nel Regno Unito, in Francia, in Germania e in Italia a schierarsi al fianco del popolo iraniano. Fate un accordo con il popolo iraniano, non un accordo con gli estremisti di Teheran”.

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