Roma, 20 apr (Adnkronos) – La visita di Giorgia Meloni a Washington è stata “un bel successo politico, per lei e per l’Italia”. Lo dice al ‘Giornale’ Mario Monti, che spiega: “Avevo io stesso auspicato che la premier non trattasse con Trump la questione spinosa dei dazi, di competenza della Commissione europea; ma che, avvalendosi della simpatia politica e personale tra loro, spiegasse al presidente che l’Ue non è nata contro gli Stati Uniti bensì con il loro favore e che con loro è stata decisiva nella liberazione dei Paesi sottoposti all’impero sovietico; che per i dazi e altri temi è con la Ue che l’Amministrazione Trump dovrà trattare ma che il governo italiano, membro leale della Ue e amico degli Stati Uniti, faciliterà le trattative”.
“È importante per l’Europa e per l’Italia che, proprio nel luogo delle massime tentazioni, la più autorevole “trumpiana” d’Italia e d’Europa si sia posizionata nella lealtà europea. E ha rafforzato il suo buon rapporto sia con Trump che con Ursula von der Leyen. Non era facile, ci è riuscita, la sua statura politica ne trae vantaggio”, sottolinea tra l’altro l’ex premier che dice anche: “La Meloni per vari anni capitalizzò con successo su una dura opposizione sia all’Ue sia alla disciplina di bilancio. Osservandola oggi a Roma, a Bruxelles e a Washington, fa piacere vederla impegnata a guidare l’Italia su una linea che ricomprende i valori e i riferimenti di fondo che avevano allora portato l’Italia fuori dal baratro”.

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