Roma, 21 apr (Adnkronos) – Papa Francesco e il mondo politico. Un rapporto molto intenso, al di là del ruolo e delle occasioni formali del Pontefice come capo di Stato. Certamente uno dei momenti storici resta quello del giugno del 2024 a Borgo Egnazia, per l’ultimo G7. La prima volta di un Papa al summit dei leader con Francesco che, invitato dalla premier Meloni per una sessione sull’Ia, aveva colto l’occasione per lanciare un appello per una “sana politica” per il bene comune, un tema rilanciato anche negli incontri con i gradi, da Biden a Macron, da Lula a Modi fino al presidente ucraino Zelensky.
Per quel che riguarda gli incontri ufficiali, Bergoglio ha ricevuto 7 presidenti del Consiglio italiani: Monti (2013), Letta (2013), Renzi (2014), Gentiloni (2017), Conte (2018 e 2020), Draghi (2021) e Meloni (2023), che resta anche l’ultimo premier ad averlo visto in occasione della visita al Gemelli del febbraio scorso. Ma al di là dei passaggi formali Francesco resta, probabilmente, il Pontefice più di frequente ‘tirato per la giacca’ dal mondo politico.
Soprattutto nell’ultimo periodo, quando si è prodigato negli appelli per la pace. “Il progressismo globale in crisi guarda sempre più a papa Francesco come a un’icona politica della lotta alle diseguaglianze e ai mutamenti climatici”, aveva scritto nel 2016 il ‘Wall street journal’ in un editoriale. Da allora, anche per i temi toccati nella sua enciclica ‘Laudato si’, su Francesco sono rimasti sempre puntati gli occhi del mondo politico, pronto a rilanciare e valorizzare i suoi interventi e a declinarli in questo o quel senso politico.
(Adnkronos) – Indicative, in questo senso, le parole di un intellettuale impegnato politicamente come il regista inglese Ken Loach, che nel 2023 spiegò:”E’ chiaro che il Papa è un autentico uomo di sinistra. Intendo: uno che parla così verrebbe immediatamente espulso dal Partito laburista”. Ma lo stesso Pontefice, nello stesso anno, in occasione del Sinodo aveva sottolineato il fatto che “il Vangelo non è ideologia di destra, sinistra o centro”.
Comunque sia, restano diversi episodi in cui il Pontefice ha incrociato in modo significativo il mondo politico. Tra gli altri, resta nell’immaginario l’omaggio a Giorgio Napolitano, il presidente della Repubblica non credente con cui Bergoglio aveva stretto negli anni un rapporto molto speciale. Il Papa, a sopresa, si presentò in Senato per la camera ardente del capo dello Stato, fermandosi in preghiera e incontrando i famigliari.
E poi la sosta, anche questa a sopresa, a casa di Emma Bonino. Iconica l’immagine di Francesco e della leader radicale entrambi sulla sedia a rotelle. La Bonino era stata appena dimessa dopo un ricovero in terapia intensiva al Santo Spirito di Roma. Non un inedito assoluto, perchè Francesco aveva già telefonato in passato alla Bonino per sincerarsi delle sue condizioni di salute.
