Mosca, 23 apr. (Adnkronos) – Il ministero degli Esteri russo ha formalmente presentato una forte protesta all’ambasciatore giapponese, Akira Muto, in merito alla proposta di Tokyo di utilizzare i proventi dei beni russi congelati per finanziare l’Ucraina. La protesta è stata presentata in seguito a un incontro tra Lyudmila Vorobyova, direttrice del terzo dipartimento del Ministero, e il diplomatico giapponese. In una dichiarazione, il ministero degli Esteri ha sottolineato che, durante le discussioni sulle relazioni bilaterali, ha espresso fermamente la propria opposizione all’intenzione del Giappone di reindirizzare i fondi provenienti da quelli che ha descritto come beni russi “illegalmente congelati” per fornire prestiti nell’ambito del pacchetto di aiuti finanziari del G7 all’Ucraina.
Il ministero – scrive la Tass – ha inoltre condannato l’iniziativa di Tokyo, affermando che essa equivale a “complicità nei crimini del regime di Kiev” e ha avvertito che tali azioni comporteranno gravi misure di ritorsione. Tali risposte, ha affermato, potrebbero includere misure mirate contro gli interessi più sensibili del Giappone. “La responsabilità dell’ulteriore deterioramento delle relazioni bilaterali ricadrà interamente sul governo giapponese”, ha sottolineato il ministero degli Esteri russo. In precedenza, il ministero delle Finanze ucraino aveva annunciato che Kiev avrebbe ricevuto circa 3 miliardi di dollari da Tokyo nell’ambito del programma di prestiti di emergenza Era (Extraordinary Revenue Acceleration), finanziato dai redditi derivanti dai beni russi congelati.
